Da una parte il tavolo del confronto e del chiarimento con Forza Italia, convocato è per domani pomeriggio da Paolo Trancassini (FdI) con tutti i coordinatori dei partiti della maggioranza che sostiene il governo regionale di Francesco Rocca (Fi, FdI, Lega, Noi Moderati e Udc), dall’altra l’atteggiamento degli azzurri che continua ad essere di pressione rispetto all’istanza di maggiore visibilità legata a nuovi equilibri che dovrebbero discendere dall’incremento da 3 a 7 del gruppo consiliare: per questo Giuseppe Schiboni e Luisa Regimenti hanno polemicamente disertato la riunione di giunta odierna. Nonostante vi fossero due delibere su carceri e popolazione detenuta proposte proprio dall’assessora forzista e approvata in sua assenza. Domani la prova del nove non solo col vertice politico ma anche con la seduta consiliare dedicata alla discussione e approvazione del documento di economia e finanza regionale, assemblea che con molta probabilità vedrà un prolungamento a lunedì. Ma dalla quale, ne vedremo le ragioni, è stato espunto il Collegato al Bilancio. Proprio lunedì è prevista anche una riunione straordinaria dell’esecutiuvo Rocca per discutere di misure che riguardano le province: all’ordine del giorno le zone logistiche semplificate. L’infittirsi del calendario degli appuntamenti lascia presagire che possa esserci all’orizzonte una soluzione positiva del confronto interno alla maggioranza. Ma al momento non traspare dai fatti. I forzisti chiedono più spazio in giunta, Fratelli d’Italia che ha 22 consiglieri, il presidente dell’aula, il vicepresidente e sei assessori non vuol cedere alcunché, come pure la Lega difende i suoi due esponenti nell’esecutivo pur essendo ridotta ad un solo consigliere.
Duemila emendamenti al documento di bilancio, FI “punta” Ciacciarelli
Domani, per la prima volta dopo la pausa estiva, il Consiglio regionale tornerà a riunirsi per approvare il documento di economia e finanza regionale. Ma nel pomeriggio odierno Rocca avrebbe deciso di non affrontare il tema del Collegato al quale sono stati fatti quasi duemila emendamenti. Forza Italia ha ripresentato tutti quelli sull’Urbanistica. Sul Collegato – ricostruisce l’agenzia Dire – ci sono tre questioni che vedono per ora Forza Italia distante dagli alleati: la costituzione dell’ente Alta Tuscia Natura (accorpando la Riserva Naturale Selva del Lamone e la Riserva Naturale di Monte Rufeno); i comuni esautorati dal rilascio di autorizzazioni nel settore geotermico (considerato edilizia libera); l’accollo ai Comuni dei debiti (fin qui coperti dalla Regione) delle strutture dei distretti socio sanitari. Per questo ieri FI ha fatto mancare il numero legale al Consiglio delle Autonomia Locali che così non ha rilasciato il suo parere al Collegato. In particolare sul primo punto, il nuovo sistema di gestione del Parco Alta Tuscia, secondo quanto si mormora tra i corridoi della Pisana, darebbe luogo a una nuova governance a trazione FdI e a danno degli equilibri nella Provincia di Viterbo, dove FI e centrosinistra governano insieme. Non è un caso che i due consiglieri azzurri in commissione Bilancio (il capogruppo Giorgio Simeoni e Cosmo Mitrano) – ricorda sempre Dire – abbiano votato contro questo articolo durante l’esame del Collegato. Insomma domani non dovrebbero esserci problemi nel voto favorevole al documento di finanza ed economia regionale, garantita sabato in una nota dal capogruppo Simeoni, nella quale però lasciava presagire un appoggio esterno a Rocca se FI non troverà i giusti riconoscimenti in Giunta. Il Collegato però è già questione rinviata a tempi migliori.
Eppure Tajani e Arianna Meloni gettano le basi per la ricomposizione
Forza Italia insiste nel chiedere un terzo assessore o il presidente dell’aula. Anche se, come sottolineato anche sulle nostre colonne in precedenti servizi, la partita sembrava chiusa con lo spostamento dell’Urbanistica da Pasquale Ciacciarelli (Lega) a Fi, che in aggiunta avrebbe avuto il Cinema (ora in mano al governatore Rocca), mentre a Ciacciarelli in compenso, sempre dal presidente Rocca, sarebbe arrivata la Protezione Civile. Poi tutto saltò per l’opposizione del gruppo forzista che non riteneva sufficiente il ristoro ma anche del coordinatore regionale del Carroccio, Davide Bordoni. Secondo quanto risulta sempre all’agenzia Dire, ieri ci sarebbe stato un primo contatto tra il coordinatore nazionale azzurro, Antonio Tajani, e Arianna Meloni, capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia. Probabile che domani – al tavolo dei coordinatori politici – si arrivi ad una soluzione di massima già sul piatto o comunque un punto di partenza per poi arrivare finalmente a risolvere i problemi all’origine delle fibrillazioni. In questa prospettiva sono in gioco per i forzisti anche la presidenza dell’Astral (che però dovrebbe passare dall’amministratore unico attuale al Cda) e posti di rilievo nei cda delle Ater (a cominciare da quella della Provincia di Roma, di altri enti strumentali della Regione (ad esempio Lazio Innova) e delle Asl. Insomma, al di là della contesa su assessorato e presidenza del Consiglio, le caselle del potere disponibili assicurano spazi di manovra sufficienti sia per i forzisti che per gli alleati. Anche se i fuochi d’artificio proseguono.