Dopo due mesi di stop non si sblocca l’attività del Consiglio regionale. Stamane è tornato a riunirsi in attesa che la crisi tra Forza Italia – in cerca del terzo assessore – e resto della coalizione del presidente Francesco Rocca – che intende andare ad un riassetto delle deleghe senza toccare l’organigramma dell’esecutivo – si risolva nei faccia-a-faccia tra coordinatori delle forze di centrodestra. Mentre la seduta alla Pisana di stamane si è ridotta ad un botta e risposta tra opposizione e coalizione di governo andando a vuoto sui temi fondamentali (doveva essere almeno discuso e approvato il documento di economia e finanza regionale- Defr), la riunione politica del centrodestra in Parlamento ha dato fumata nera ed i partecipanti hanno promesso che nel week end ci sarà la stretta del confronto per raggiungere un accordo. Tanto è vero che questa sera, per tentare di placare le acque agitatissime per una stasi sempre più insostenibile, il coordinatore di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini, il coordinatore di Forza Italia Claudio Fazzone, il coordinatore della Lega Davide Bordoni, il coordinatore della lista civica per “Francesco Rocca Presidente” Fabrizio Molina, il coordinatore di Noi Moderati Marco Di Stefano e il coordinatore dell’Udc Roberto Riccardi hanno dovuto almeno diffondere una nota, a firma congiunta, dal tono apparentemente rassicurante. “Nel ribadire l’unità del centrodestra e sottolineando che l’attività della Regione Lazio non si è mai fermata – vi si legge – i coordinatori regionali di tutti i partiti di maggioranza sono tornati a riunirsi per affrontare la questione dei mutati rapporti di forza all’interno del Consiglio regionale. Il tavolo, composto da tutti i coordinatori regionali, si riunirà a stretto giro nel comune e sereno intento di trovare soluzioni efficaci e costruttive tra le varie ipotesi in campo”. Nel frattempo alla Pisana la seduta è stata aggiornata alle ore 17 di lunedì, quando si dovrà dibattere e votare il Defr, mentre, dal giorno successivo, toccherà al Collegato al Bilancio coi suoi duemila emendamenti.
Nota congiunta del centrodestra. Fi e FdI restano sulle loro posizioni
Riassumiamo: Forza Italia vuole il terzo assessore nella Giunta Rocca, da affiancare a Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni. Il coordinatore regionale azzurro, Claudio Fazzone, ha tenuto banco con le proprie richieste oggi pomeriggio nella riunione tra rappresentanti dei vari gruppi di maggioranza. Fratelli d’Italia non ha aperto al terzo assessore. Tutti hanno consapevolezza dell’urgenza di chiudere la partita. I coordinatori (Forza Italia, FdI e Lega in testa) riferiranno ai propri segretari nazionali per poi rivedersi nel week end e verificare l’intesa possibile. Anche se oggi non era in aula, Rocca lunedì dovrà essere alla Pisana ma avendo in tasca la soluzione della crisi per non essere politicamente massacrato dall’opposizione e mediaticamente pesantemente ridimensionato di fronte all’opinione pubblica regionale. L’ultima ipotesi lanciata dall’agenzia Dire parla della vicepresidenza della Giunta (ora in mano a Roberta Angelilli) a Forza Italia (forse a Luisa Regimenti) insieme alle deleghe all’Urbanistica e alla Protezione Civile e alle presidenze di alcune società regionali (Astral e Lazio Innova) e dell’Ater della Provincia di Roma. il presidente della Regione Francesco Rocca, che oggi non aveva potuto essere in Consiglio, lunedì dovrà essere in aula. Ed è necessario che abbia in tasca l’accordo politico con Forza Italia oppure rischia di finire nel fuoco di fila dell’opposizione, senza contare i danni d’immagine a livello mediatico che rimedierebbe sul piano dell’opinione pubblica regionale.
La minoranza torna a scatenarsi: ora basta col risiko delle poltrone
Oggi, in apertura di seduta, una serie di interventi dei consiglieri di opposizione ha avanzato con toni concordi la richiesta che ai lavori presenziasse Rocca. Marietta Tidei di Italia viva ha detto che “i tempi così dilatati per il lavoro su questi atti non sono in linea con le intenzioni, pur apprezzabili, dell’assessore Righini; l’opposizione è sempre stata sulla linea di dare un contributo costruttivo, ma più di due mesi di stop del Consiglio non sono accettabili”. “Falsa partenza” secondo Adriano Zuccalà (M5s) è stata questa di oggi, per una maggioranza evidentemente non in grado di risolvere i propri problemi interni e che mantiene intanto paralizzata la Regione. “Una crisi profonda” è alla radice di questo immobilismo secondo la consigliera Alessandra Zeppieri, del Polo progressista. Eleonora Mattia (Pd): “Dopo oltre due mesi di stop ai lavori in cui la crisi della maggioranza di destra ha tenuto in ostaggio l’intera Regione Lazio, oggi è andato in scena un Consiglio regionale bluff. Avremmo dovuto discutere del Documento di Economia e Finanza Regionale (Defr), provvedimento fondamentale per pianificare gli investimenti per i bisogni reali delle cittadine e dei cittadini del Lazio, e invece oggi ci siamo trovati davanti ad una seduta flash dove il grande assente era proprio il presidente Rocca”. Il Consigliere regionale di minoranza e responsabile Welfare della Segreteria nazionale di Azione, Alessio D’Amato, ha attaccato: “Rocca è scomparso e sono oltre due mesi che il Consiglio regionale è bloccato, a pagarne le spese sono cittadini e famiglie. Secondo il recente rapporto Gimbe, nell’ultimo anno il Lazio è la regione italiana che avuto il maggior incremento di famiglie che hanno rinunciato alle cure. Il 10,5% con una variazione rispetto all’anno precedente di ben 3,6 punti. Un dato assolutamente preoccupante che smentisce la narrazione edulcorata di Rocca”.
Il presidente Francesco Rocca sulla griglia in attesa di una svolta
Per la maggioranza, Daniele Sabatini di Fratelli d’Italia ha replicato che al centrodestra che governa la Regione non può essere imputata certamente per la mancanza di trasparenza, visto che dei problemi in essere la cittadinanza è puntualmente informata. Ma questo tempo non è stato sprecato, secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia. Si tratta in fondo di aspettare solo fino a lunedì per avere il presidente in Aula e iniziare finalmente i lavori su questi provvedimenti che i cittadini attendono. Rocca incrocia le dita e scruta col binocolo da via Colombo per intravedere in zona Pisana un po’ di fumo bianco.