“L’aula è aggiornata a martedì alle ore 11”: Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale, chiude così due sedute consiliari consecutive di chiacchiere senza finalizzazione. Perché parliamo del più volte rinviato voto sul Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2025 e sulla proposta di legge n. 170 “Misure per la semplificazione, modifiche a leggi regionali varie e disposizioni relative all’esecuzione degli impegni assunti col Governo”. Gli scogli – come noto a chi segue anche le nostre cronache – sono ormai due: la richiesta di terzo assessorato da parte di Forza Italia (anche se gli azzurri – nel frattempo – voterebbero tranquillamente il Defr ma non il Collegato al bilancio). L’altro è interno a Fratelli d’Italia e alla richiesta delle opposizioni e di parte degli stessi meloniani di ritirare l’emendamento presentato dall’assessore Giancarlo Righini per l’istituzione dell’ente Alta Tuscia natura. Istituzione peraltro osteggiata dalla stessa Forza Italia viterbese. Ora il punto è che martedì prossimo saranno tornati dagli Stati Uniti sia il presidente Francesco Rocca, che dovrà farsi carico in prima persona del rimpasto di deleghe in giunta, sia l’assessore al Bilancio e ai Parchi, Giancarlo Righini, che prima della seduta dell’aula (forse lunedì) incontrerà i capigruppo per trovare una soluzione alla vicenda nata proprio dal suo emendamento al Collegato al Bilancio. Peraltro anche in conferenza dei capigruppo è stata ribadita la proposta delle opposizioni di stralciare la norma che accorpa in un unico parco due riserve naturali per trasformarla in una proposta di legge condivisa che riguardi tante altre realtà simili della Regione. A questo punto, se ciò avvenisse, il Pd ha dato disponibilità a ritirare i 30 emendamenti (sui 35 rimanenti) per giungere in fretta alla discussione e approvazione del Defr.
Scambio Leodori-Sabatini. Sui social delibera di cui nessuno sa niente
Il segretario Pd Lazio, oltre che consigliere regionale, Dianele Leodori ha proposto: “È mercoledì, ci sono ancora due giorni di lavoro lunghi, siamo in tempo per presentare una proposta di legge di un articolo, coinvolgendo amministratori e comuni interessati per non calare dall’alto alcun provvedimento. Abbiamo perso tempo e un’occasione. Avremmo già approvato il Defr in consiglio, il Collegato e ci saremmo avviati rapidamente alla sessione di bilancio”. Ma il capogruppo di Fdi, Daniele Sabatini, ha però respinto la proposta: “Noi abbiamo tutta l’intenzione di votare il Defr nei tempi che l’aula prevede ci siano. Se restano 50 odg incardinati, li affrontiamo uno per uno senza fretta. Se invece l’opposizione ha intenzione di superare gli strumenti ostruzionistici, possiamo andare più agevolmente all’approvazione del Defr e poi parlare insieme degli spunti sul Collegato dove c’è il tema dell’Alta Tuscia ma non solo”. Piccolo giallo a margine dei lavori d’aula. Polemiche sono state sollevate attorno ad una fantomatica delibera in itinere che prevede finanziamenti per la manutenzione stradale e per le infrastrutture viarie in genere. Alcune persone hanno anticipato sui social – prendendosi i relativi meriti – di aver ottenuto finanziamenti per il proprio comune prima ancora della presentazione e approvazione del provvedimento. Cosa che ha fatto scattare il sospetto di fughe di notizie dagli ambienti dell’esecutivo regionale.
Rocca dagli Usa annuncia la consegna di 329 apparati (25 a Frosinone)
Quanto a Rocca, è continuata la sua azione via social in particolare a proposito di salute Lazio: “Già operative, negli ospedali e nelle strutture sanitarie della Regione Lazio, 241 nuove grandi apparecchiature consegnate prima dei tempi previsti. I macchinari, finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per un totale di 102,8 milioni di euro, saliranno prima della fine dell’anno a 329. Tra gli strumenti acquistati – ha precisato – TAC, PET, angiografi e mammografi che andranno a potenziare il servizio sanitario regionale nell’ottica di miglioramento dei servizi e delle prestazioni per i cittadini”. Per l’Asl di Frosinone le tecnologie collaudate sono composte da un acceleratore lineare, un angiografo, 9 ecotomografi, una gamma camera, 3 mammografi (altri 2 arriveranno entro dicembre), 4 sistemi radiologici fissi (un quinto arriverà entro l’anno), e tre tomografie computerizzate. “Le Aziende sanitarie – hanno precisato dalla presidenza della giunta regionale – stanno procedendo con le 14mila assunzioni(comprese le stabilizzazioni), che sono indispensabili per rendere operative le 329 grandi apparecchiature”. Anche se la provincia di Frosinone, come visto, potrà contare solamente su 25 nuovi grandi macchinari. Ma il quadro complessivo degli investimenti nella sanità laziale includono gli Ospedali di comunità (86,5 milioni di euro) le Case della comunità 158,4 milioni di euro), le Centrali operative territoriali (20 milioni di euro), l’assistenza domiciliare integrata (542 milioni di euro), la digitalizzazione dei Dipartimenti emergenza e accettazione (125,3 milioni di euro), gli adeguamenti degli ospedali e delle strutture (125,3 milioni di euro), il fascicolo sanitario elettronico 2.0 (55,4 milioni di euro).