Ci crede il Partito Democratico: il 12 e 13 febbraio c’è la possibilità di scrivere, ancora una volta, la parola vittoria. A farlo, secondo i dem, sarà Alessio D’Amato, ma anche i tanti ‘portatori d’acqua’ che sui territori non faranno mancare il loro impegno.
Sei di loro in prima persona sono i candidati nella lista delle regionali: 3 uomini e 3 donne scelti dal partito. La presentazione ufficiale è avvenuta nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della federazione provinciale, in viale Kennedy a Frosinone. In lizza ci saranno Sara Battisti, consigliere regionale; il due volte presidente della Provincia e sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo; il primo cittadino di Aquino, Libero Mazzaroppi; il consigliere comunale di Ceccano, Andrea Querqui; il chirurgo Annalisa Paliotta (di Pontecorvo) e l’ex assessore di Anagni Alessandra Cecilia. A presentarli il segretario provinciale Luca Fantini. All’appuntamento anche l’onorevole Matteo Orfini.
“La squadra che abbiamo messo in campo – ha affermato il segretario provinciale in apertura dei lavori – è la più forte che sia stata presentata in provincia di Frosinone. È autorevole, compatta e fatta di competenze ed esperienze che hanno già contribuito alla crescita del territorio. I sondaggi – ha proseguito – ci danno in crescita. Stiamo costruendo le basi per la vittoria”. Un passaggio lo ha riservato a Francesco De Angelis e Mauro Buschini, “per l’impegno profuso in questi anni nella crescita del partito”. Ringraziamenti anche all’onorevole Orfini “per la continua presenza nelle campagne elettorali”. Relativamente ad Alessio D’Amato, il segretario provinciale ha detto che “deve proseguire in ciò che ha fatto Zingaretti, sfociato con il risanamento della Regione. I tanti fondi che sono arrivati in questi anni sono merito della gestione del centrosinistra. Ora – ha concluso – dobbiamo continuare ad investire per far crescere la nostra splendida terra”.
Matteo Orfini, invece, ha voluto ricordare come la gestione della pandemia sia diventata un modello virtuoso, nel campo della sanità, per tutta l’Italia “Abbiamo trasformato il Lazio – ha fatto notare – in un esempio positivo, un modello messo in atto proprio da Alessio D’Amato, che è stato invidiato ed emulato da tutti. Ci tenevo ad essere qui – ha proseguito – per ringraziare la federazione di Frosinone che ha messo in campo una lista così forte, che dimostra la volontà di voler vincere. Questa campagna elettorale servirà per dimostrare che il Pd è più in salute di quello che si dice. Tante volte – ha concluso – siamo partiti in svantaggio e poi abbiamo vinto. Sarà così anche questa volta”.
Sara Battisti ha, invece, puntato l’indice contro “il pessimo stato in cui versava la sanità della provincia di Frosinone a causa delle giunte regionali di centrodestra”. E come, grazie al governo Zingaretti “con l’apertura di centri per le cure dei tumori al seno e il potenziamento degli ospedali, con l’alta specialistica, a partire da neurochirurgia e oculistica, ci sia stata una forte inversione di tendenza. La sanità – ha anche fatto notare – diverrà un terreno di scontro in questa campagna elettorale. Voglio ricordare che quando siamo arrivati – ha rimarcato – in questo territorio gli ospedali, come quello di Anagni e Ceccano, erano stati chiusi. Noi – ha concluso – abbiamo costruito una rete sanitaria aperta a tutti. E per tutti”.
Antonio Pompeo, invece, nel dirsi soddisfatto della lista, ha fatto notare che anche i candidati del Pd sono in competizione tra loro. “I risultati ottenuti in questi anni – ha sottolineato – sono sotto gli occhi di tutti. Si tratta comunque di una sfida difficile ma non impossibile. I sondaggi, infatti, migliorano di giorno in giorno. La lista è forte e autorevole. E anche se siamo tutti in competizione, questo deve essere una forza per il partito. Gli avversari – ha concluso – sono fuori e non dentro il Pd. Il nostro obiettivo primario, quindi, deve essere quello dell’affermazione del Partito Democratico in Regione”.
A dirsi orgoglioso per l’ottenimento della candidatura, è stato Libero Mazzaroppi, sindaco di Aquino. “Era il mio sogno – ha fatto notare – e si è realizzato. Abbiamo un grande candidato presidente. Lo ha dimostrato nei momenti difficili dell’emergenza Covid. Il mio impegno, come ho sempre fatto in 33 anni di attività politica, sarà per lo sviluppo del territorio. Così come abbiamo fatto con l’Unione dei Comuni, dopo aver risanato l’ente dai debiti lasciati dal centrodestra. Per le regionali – ha concluso – bisogna tirare fuori petto e pettorali”.
Poi è stata la volta di Andrea Querqui. “D’Amato – ha detto – è il candidato più credibile. Ha gestito in modo esemplare la crisi pandemica. È la persona più adatta per continuare a migliorare la sanità della nostra regione”. Un passaggio lo ha riservato al Reddito di formazione. “Un modo per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro”.
Anche Annalisa Paliotta ha posto l’accento sulla sanità. “Sono un chirurgo – ha sottolineato – e conosco bene il mondo della sanità. Alessio D’Amato ha dimostrato di saper lavorare bene, proprio nei momenti più difficili dell’emergenza covid. Credo fortemente in questo progetto e sono orgogliosa di far parte di un partito che è stato sempre al fianco mondo della scienza”.
Infine Alessandra Cecilia ha affermato: “Nelle mia esperienza amministrativa ho avuto la possibilità di confrontarmi con le difficoltà del territorio e dei cittadini. Il mio impegno sarà quello di riportare la politica vicino alla gente. I risultati in questi anni ci sono stati – ha concluso – e sono convinta che torneremo a governare ancora”.