Ceccano – “Nelle ultime settimane i netturbini hanno fatto la loro (ri)comparsa per le strade di Ceccano in maniera diffusa sul territorio come non si vedeva da almeno dieci anni e molti ceccanesi si sono stupiti della cosa quando dovrebbe essere la normalità. A maggior ragione perché questo era previsto negli appalti mai rispettati fino a pochi giorni fa! D’altro canto, noi di Ceccano2030 avevamo denunciato la situazione, notando un aumento della Tari negli ultimi tre anni a fronte di una riduzione della percentuale di raccolta differenziata, scesa ai livelli del 2012! Ora che la normalità sulla raccolta rifiuti è stata ripristinata, restano altri importanti dubbi sul piatto:
– che fine hanno fatto i 450mila euro (oltre IVA), dovuti all’Ente dalla ditta che attualmente gestisce l’intero servizio di raccolta rifiuti e che si riferiscono al periodo temporale 2018/2022, con successiva proroga fino al 30 giugno u.s.?” – A sollevare la questione in una nota è il Collettivo Ceccano20230.
“Tale somma è il frutto di ricavi della vendita dei rifiuti da parte della società che gestiva (e gestisce) la raccolta dei rifiuti differenziati nel comune di Ceccano oppure è una sorta di risarcimento per i servizi previsti e mai garantiti? E se è una somma derivante dalla vendita dei rifiuti differenziati, come è stato calcolato il dovuto visto che il preventivato dalle stime fatte parlava di una cifra doppia rispetto a quella di cui si parla? – Proseguono da Ceccano2030 – La ditta vincitrice aveva tutte le caratteristiche per partecipare alla gara non avendo definito (nemmeno adesso) l’avvenuto rispetto delle caratteristiche tecniche, economiche e qualitative delle prestazioni, nonché degli obiettivi e dei tempi? Una cosa, secondo noi, è certa: questi ricavi dovevano servire a calmierare la tassa che i cittadini pagano per avere il servizio di raccolta differenziata, quella Tari che, al contrario, è stata aumentata!”.
“Mancanza di trasparenza”
“Chi amministrava Ceccano – aggiungono dal Collettivo – non ha nemmeno la decenza di ammettere i propri errori politici e le proprie incapacità amministrative. L’arroganza con cui rispondevano alle nostre richieste e proposte era dovuta a una totale incompetenza, ma adesso è arrivato il momento legittimo di rilanciare: ci auguriamo vengano attuate subito pure le nostre altre proposte in merito alla gestione dei rifiuti che abbiamo illustrato nelle nostre iniziative e nel punto programmatico presentato in occasione della nostra iniziativa “A raccolta: per una Ceccano libera (dai rifiuti)” e che mirano a migliorare in modo puntuale tutto il ciclo di corretta raccolta e conferimento dei rifiuti negli spazi appositi messi a disposizione della cittadinanza. In questi anni di malagestione comunale, mentre le tasse aumentavano, è mancata la benché minima trasparenza sui dati dei rifiuti conferiti, sugli acquirenti effettivi, sui siti di conferimento e di riciclo e anche sull’ammontare dei ricavi ottenuti dalla gestione dell’immondizia. Chissà se cambierà qualcosa in questo senso e se avremo questi dati dopo anni, magari per timore di ricevere qualche multa visto che se ne stanno accumulando a carico della ditta che gestisce il servizio (ma di cui non si conoscono ancora le motivazioni specifiche).
Insomma, indipendentemente dalle note vicende giudiziarie che hanno interessato Ceccano, chi ha governato la città negli ultimi anni ha gravi responsabilità politiche e amministrative che vengono messe in luce da cose che oggi paiono straordinarie ma che sono – e dovrebbero essere – sempre ordinarie. Come Ceccano2030 riteniamo che la gestione dei rifiuti sia strategica per la costruzione di un altro futuro possibile: se vuoi che Ceccano cambi, cambia Ceccano insieme a noi! Il tempo per dare vita a un’idea alternativa di città è oggi, il futuro di Ceccano comincia adesso!”.