“Tra poco meno di un mese si terranno le elezioni per scegliere il presidente della provincia e, dopo la riforma Delrio del 2014 che ne ha ridefinito il sistema declassandole in enti di 2° livello, vedranno votare i sindaci ed I soli consiglieri comunali , dunque per l’ennesima volta il Presidente della Provincia di Frosinone non sarà l’espressione della volontà dei cittadini bensì figlio di logiche partitocratiche e di spartizione di potere legate a equilibri che hanno poco a che fare con l’esigenze della popolazione, di un territorio afflitto da problematiche incancrenite come la mancanza di lavoro, la malasanità, la depauperazione dell’ambiente, le malversazioni di Acea a danno di noi tutti ,e non ultimo, una emorragia demografica con migliaia di giovani che lasciano ogni anno la nostra provincia”. Lo evidenzia la segreteria Provinciale del Partito.
“Tuttavia, come la più antica tradizione teatrale, la ‘commedia politica’ va avanti tra accordi e accordicchi, trasversali e bipartisan. Rifondazione Comunista si è sempre battuta contro questo scippo di democrazia e di rappresentanza nei confronti di cittadine e cittadini che non possono scegliere direttamente con il voto i propri rappresentanti ed il Presidente, aumentando, secondo noi, quel sentimento di disaffezione ormai cronico tra gente comune e politica che sempre più si manifesta ad ogni tornata elettorale, generando un astensionismo galoppante che rischia di far cadere il nostro paese in un vuoto di partecipazione e Democrazia. Coerentemente con questa posizione il Prc-Se rinnova la decisione già adottata nelle precedenti elezioni di non partecipare in alcuna forma alle votazioni del consiglio provinciale e del Presidente della Provincia. I propri consiglieri comunali non hanno aderito ad alcuna lista e non parteciperanno alle votazioni”.
“Il Prc-Se, giudica pessima la presidenza Pompeo ed è ben felice che, finalmente, si chiuda il suo mandato. Rifondazione continuerà a battersi per il ripristino del voto popolare di 1° livello con sistema proporzionale per eleggere i consigli provinciali. Non si risana il paese tagliando sulla Democrazia, il prossimo Presidente della Provincia dia un chiaro segnale di vicinanza ai bisogni dei cittadini rinunciando a qualsivoglia indennità di mandato, e proponendo la stessa cosa ai consiglieri provinciali”.