I due pronto soccorso più grandi della provincia, quello di Frosinone e quello di Cassino, stanno vivendo oramai da mesi grandi criticità. La carenza di personale, inadeguato rispetto alla mole di lavoro, sta fortemente penalizzando l’attività di soccorso. Nella sola giornata di ieri, presso la struttura ricettiva del ‘Fabrizio Spaziani’ alle 15.30 sono stati registrati oltre 100 accessi con decine di malati stipati lungo il corridoio su barelle e nelle ambulanze. I mezzi di soccorso in fila all’esterno e con all’interno malati erano dieci. “Lavorare qui è divenuto un incubo – confessano gli operatori frusinati -. Non riusciamo a recuperare la stanchezza occumulata e lo stress perchè anche dormire diventa impossibile anche se siamo a casa. Siamo stati abbandonati a noi stessi da tempo e le cose sembrano andare peggio”. La mancanza di lucidità e di concentrazione possono mettere a repentaglio la vita di chi, con fiducia di affida alle cure dei medici e degli infermieri dei due ospedali.
A Cassino la situazione seppur meno critica è altrettanto difficile da gestire: il pronto soccorso procede a rilento e spesso i pazienti vengono fatti sostare per giorni nel reparto di accoglienza. Nei piani alti la situazione sembra essere più tranquilla anche se molti medici sono costretti a svolgere visite di controllo in pochi minuti (quelle cardiologiche e chirurgiche di regola dovrebbero durare non meno di un’ora) per la mole di persone in attesa. Un fatto questo che potrebbe essere risolto con l’arrivo di altri specialisti e con la maggiore consapevolezza da parte dell’Asl che i pazienti sono tutti uguali e meritano pari trattamento con chi ha invece la fortuna di potersi permettere visite private.