Il settore della moda e quello della bellezza sono destinati a restare in futuro rilevanti almeno quanto lo sono oggi. Inevitabilmente, però, anch’essi dovranno imparare a diversificare la comunicazione, trovando ‘nuovi modi di parlare’ e facendosi trovare sui canali dove transita maggiore traffico. In quest’ottica, entrano in gioco il beauty influencer e il beauty digital manager.
I primi sono dei veri e propri testimonial 2.0, con molto seguito sui social e dunque capaci di promuovere al meglio un brand presso le nuove generazioni, indirizzandole e influenzandole. I secondi, invece, devono ottimizzare l’infrastruttura aziendale per renderla visitabile e fruibile agevolmente da chiunque si connetta alla rete, sviluppando sinergie tra UI e UX, ovvero l’interfaccia di navigazione e l’esperienza dell’utente che acceda al sito.
Attualmente per intraprendere queste nuove professioni digitali non esistono indirizzi universitari ma c’è ampia scelta sul mercato di master e corsi privati.