La procura generale ha chiesto la rinnovazione dibattimentale nell’ambito del processo di Appello per l’omicidio di Serena Mollicone, la 18enne di Arce deceduta a giugno del 2001. Il sostituto procuratore generale ha sollecitato le audizioni di 44 persone, tra testimoni e consulenti, ritenute “indispensabili” per l’accertamento della verità. Imputati – per accuse che vanno, a seconda delle posizioni, dall’omicidio al favoreggiamento – sono Franco Mottola, ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce, il figlio Marco e la moglie Anna Maria. Insieme a questi, tra gli accusati, anche i carabinieri Francesco Suprano (unico degli imputati presenti in aula ndr) e Vincenzo Quatrale, quest’ultimo per l’istigazione al suicidio di Santino Tuzi morto suicida nel sorano, poco dopo aver raccontato agli investigatori dettagli importanti ai fini dell’indagine. I 5 sono stati assolti in primo grado a Luglio 2022 dal tribunale di Cassino.
“Ci aspettiamo giustizia”, ha detto Maria Tuzi, figlia del brigadiere dei carabinieri Tuzi, poco prima dell’inizio del processo. Antonio Mollicone, fratello di Guglielmo e zio di Serena, accompagnato da Consuelo Mollicone, sorella di Serena e figlia di Guglielmo ha così dichiarato: “Inizia una nuova fase, piena di speranza. I Mottola? Per me non esistono, non li voglio vedere”, ha detto prima di allontanarsi con gli avvocati Sandro Salera, Dario De Santis e Antony Iafrate.




