“Indossavamo lo stesso giubbetto bianco con il cappuccio e posso dire con certezza che i proiettili erano destinati a me e quando ho sentito il primo colpo sono sceso di un gradino. Quando sono arrivati gli altre due mi sono girato ed ho visto Thomas a terra che non parlava. Ho capito immediatamente che era stato colpito alla testa”. Drammatica la testimonianza di Omar Haoudi, il ventenne di origine marocchina testimone chiave nel processo per l’omicidio di Thomas Bricca, freddato con un colpo di pistola alla fronte nel gennaio del 2023.
Per la morte del giovane, dallo scorso mese di luglio, sono in carcere con l’accusa di omicidio volontario Roberto e Mattia Toson, rispettivamente padre e figlio. Questa mattina presso il tribunale di Frosinone nell’aula di Corte d’Assise si è svolta la seconda udienza del processo a carico dei due presunti assassini che non erano presenti in aula.
La discussione è iniziata con l’audizione di 11 persone: amici e amiche di Thomas e del padre di Omar. Alle 15 dinanzi al presidente della Corte d’Assise Francesco Mancini e per le successive tre ore si è seduto Omar che ha ricostruito in maniera precisa e dettagliata quanto avvenuto la sera del 30 gennaio in Largo Cittadini ad Alatri e soprattutto quali siano state le cause scatenanti. Omar ha parlato di risse continue, descrivendo i due imputati come boss che gestivano lo spaccio della droga ad Alatri. “Roberto e Mattia Toson si comportavano come veri boss” ha ribadito più volte Omar.
L’agguato mortale al quale è scampato e nel quale invece è morto Thomas sarebbe scaturito da una serie di risse avvenute nei giorni precedenti e che avrebbero visto coinvolti non solo gli imputati ma anche persone a loro strettamente legate. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 5 aprile quando a deporre sono stati chiamati 10 testimoni: il medico legale che ha eseguito l’autopsia sul corpo di Thomas Bricca, i carabinieri del R.I.S. intervenuti sulla scena del crimine e i carabinieri che hanno portato avanti le indagini che hanno consentito l’arresto lo scorso mese di luglio di Roberto e Mattia Toson.