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Processo Bricca, in aula ricostruiti i movimenti dei Toson: “Mattia a casa di Beatrice con la pistola”

Davanti alla Corte d’assise di Frosinone, il Luogotenente Strusciolo che ha ricostruito i movimenti dei Toson. In aula anche dei video

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“Mattia andò a casa dell’allora fidanzata Beatrice con la pistola in tasca”, lo affermato il Luogotenente CS del Nucleo Investigativo Salvatore Strusciolo, mostrando un video in aula, durante l’udienza per il processo davanti alla Corte d’assise di Frosinone che vede imputati Roberto e Mattia Toson. Padre e figlio sono accusati di aver ucciso con un colpo di pistola alla testa Thomas Bricca, il diciannovenne di Alatri assassinato il 30 gennaio 2023 al Girone.

Udienza fiume anche quella di oggi che ha visto protagonista la testimonianza del Luogotenente Strusciolo che ha condotto, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo, le indagini sin dalla sera del delitto. In aula ha ricostruito i movimenti di Roberto e Mattia Toson, ha rivelato dei sospetti sin dalle prime ore successive al delitto. Sospetti divenuti ancor più concreti quando si presentarono accompagnati dai loro legali in Caserma per dichiararsi estranei ai fatti. In un altro video – depositato soltanto nella serata di ieri, sull’acquisizione del quale ci sono state contestazioni da parte della difesa poi respinte dalla Corte – è stato ricostruito, con una web-cam, il tragitto che avrebbe percorso il T-Max utilizzato dai killer la sera del delitto. Tempi di percorrenza e strade utilizzate combaciano con i filmati delle telecamere di zona acquisiti all’epoca dei fatti. In un altro video venivano ripresi i nonni paterni di Mattia mentre, all’interno della caserma di Alatri, parlavano tra loro prima di essere sentiti come testimoni. Nello specifico, nel filmato “si mettevano d’accordo su cosa dire in merito all’abbigliamento indossato da Mattia la sera del delitto”.

Il Luogotenente ha dettagliato punto per punto come vennero condotte le indagini che il 18 luglio 2023 portarono all’arresto dei Toson. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori e confermato oggi da Strusciolo, Roberto e Mattia Toson erano a bordo del T-Max scuro con cui raggiunsero via Liberio. Thomas era seduto, con alcuni amici, sulle scalette sotto al Girone, con lui Omar Haoudi, il vero bersaglio. Tra i colpi di revolver esplosi uno è risultato fatale per il giovane di Alatri, che indossava un giubbotto bianco uguale a quello dell’amico. A sparare, stando alle investigazioni, Mattia mentre il padre Roberto guidava lo scooter.

In aula, assenti gli imputati che erano in videocollegamento dai rispettivi penitenziari in cui sono reclusi. Presenti, come ad ogni udienza, la mamma di Thomas, Federica Sabellico e il papà, Paolo Bricca. Lo zio, Lorenzo Sabellico, ha chiesto, ancora una volta, che il cerchio si chiuda anche attorno ai “fiancheggiatori”, a tutti coloro che hanno, secondo lui e la famiglia, aiutato padre e figlio coprendoli anche dopo il delitto.

“Continuiamo questa battaglia senza paura. La giustizia deve fare il suo corso e la verità deve essere acclarata. Tanto dovrà ancora uscire fuori, siamo sempre convinti che ci siano dei fiancheggiatori che devono pagare”. – Ha detto fuori dall’aula. L’udienza è stata aggiornata al 28 ottobre.

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