Avvistato a Trieste, nella riserva marina di Miramare, il pesce scoiattolo, prima osservazione di questo tipo per l’Adriatico e per le coste italiane, una specie aliena, notato grazie ad una prima segnalazione di subacquei durante un’immersione ricreativa, seguita poi da una serie di uscite di monitoraggio compiute dai ricercatori della riserva, fino alla sua identificazione.
Tutto è iniziato durante un’immersione notturna a Miramare, quando 4 osservatori subacquei del Nordè Diving Team si sono imbattuti per pochissimi secondi in un pesce dall’aspetto curioso. In una nota dell’area marina protetta spiegano: “Ne hanno tratto un breve filmato che è stato subito posto all’attenzione dei nostri ricercatori, che con gran sorpresa e rammarico hanno riconosciuto un pesce scoiattolo, specie dalle abitudini notturne che durante il giorno si nasconde in fessure o sotto le sporgenze, per entrare in azione di notte, quando si sposta solitamente su letti di sabbia e praterie, catturando soprattutto granchi e altri piccoli crostacei”.
È partita immediatamente la ricerca dell’esemplare per poter avere qualche immagine che consentisse un’identificazione certa della specie, “dopo oltre 200 minuti di monitoraggi subacquei, finalmente è stato possibile catturare immagini e video dell’individuo, un esemplare adulto di circa 16 centimetri- che è stato provvisoriamente determinato come Holocentrus adscensionis, la cui prima comparsa accertata nel Mediterraneo risale ad un avvistamento del 2016 a Malta”.
Secondo i ricercatori “al di là della specie, l’avvistamento di un esemplare di holocentridi rappresenta un fatto eccezionale: questa di Miramare è la prima osservazione non solo per l’Adriatico ma per tutte le acque costiere italiane. Originario dell’Atlantico occidentale, con distribuzione dalla Carolina del Nord al Brasile, compreso il Golfo del Messico, le Indie occidentali e i Caraibi, ma presente anche in alcune zone dell’Atlantico orientale, è molto probabile che l’arrivo dell’Holocentrus adscensionis nel Mediterraneo possa essere legato al trasporto marittimo: quando gli esemplari arrivano già da adulti, e questo potrebbe essere il caso di Miramare, si pensa arrivino nascosti nei piccoli spazi delle chiglie delle grandi navi”.
La sua proliferazione, aggiungono gli esperti, “rischia inoltre di essere ulteriormente agevolata dal graduale riscaldamento del Mediterraneo, che potrebbe portare a un’espansione dell’areale di questa specie aliena, analogamente a quanto sta succedendo al Sargocentron rubrum: anch’esso appartenente agli holocentridi, il pesce soldato è giunto nel Mediterraneo orientale attraverso il canale di Suez e nel giro di una decina d’anni è diventato una delle specie alloctone più invasive dell’area”.
Fonte www.dire.it (Agenzia di Stampa Nazionale)