Diego ha appena 27 anni. È al cinema. È una sera come tante ma d’improvviso qualcosa cambia. Diego non si sente bene. Perde i sensi e cade a terra. Viene soccorso immediatamente. Quando arriva in ospedale ha un ematoma cranico. Bisogna intervenire, subito. Diego è lì, in quel letto dello Spaziani, mentre la sua famiglia è spaventata. Tutto è accaduto troppo in fretta. Hanno paura ma in quelle corsie trovano degli “angeli”. Sono i medici e tutto il personale sanitario dell’ospedale del capoluogo. Con grande professionalità operano Diego. Lui esce dalla sala operatoria e sta bene, è filato tutto liscio. Una rinascita, per lui e per i suoi familiari. Mamma Rita può finalmente abbracciarlo ed è in quei momenti che percepisce non solo la grande preparazione di chi ha salvato suo figlio ma tutta la loro umanità, tutto il loro calore. È la parte bella della nostra sanità. La storia di Diego è una di quelle che vorremmo poter raccontare ogni giorno. È proprio la sua mamma, con il cuore colmo di gioia e gratitudine, a narrarla. E, con un messaggio profondo, ha voluto far arrivare il suo “grazie” e quello della sua famiglia agli “angeli” dello Spaziani.
Il commovente messaggio della famiglia di Diego per i sanitari
“Desideriamo esprimere il nostro più profondo e sincero ringraziamento a tutto il personale dell’Ospedale “Fabrizio Spaziani” di Frosinone per le cure ricevute da nostro figlio durante il suo recente ricovero.
Fin dal nostro arrivo al Pronto Soccorso siamo stati accolti con una tempestività ed efficienza che ci hanno colpiti profondamente. In un momento di grande paura e incertezza abbiamo trovato immediatamente un supporto concreto, professionale e attento.
Un ringraziamento speciale va all’équipe di Neurochirurgia, che ha affrontato una situazione delicata con straordinaria competenza e professionalità, unendo all’eccellenza tecnica un’umanità rara.
In particolare, desideriamo rivolgere una menzione speciale ai dottori Giovanni Pennisi e Catello Costagliola, la cui dedizione, competenza, sensibilità e, soprattutto, pazienza ci hanno guidati e rassicurati in ogni momento. A loro va la nostra più profonda riconoscenza.
Vogliamo inoltre ringraziare di cuore il personale della Rianimazione e del reparto di Neurochirurgia dell’area testa-collo: ogni medico, infermiere e operatore ha saputo unire alla preparazione medica una sensibilità umana che ci ha fatto sentire ascoltati, supportati e mai soli.
Come mamma, ho sentito su di me uno sguardo attento, fatto non solo di parole, ma di gesti che mi hanno aiutata a reggere il peso dell’ansia, della paura e dell’attesa. In ognuno di voi ho trovato comprensione, rispetto e calore. È qualcosa che non dimenticherò mai. E scusate se non vi cito nome per nome, ma siete stati tutti veramente unici.
In un tempo in cui spesso si dà risalto solo alle criticità del sistema sanitario, sentiamo il dovere di raccontare un’esperienza positiva, fatta di eccellenza, dedizione e profonda umanità. Grazie per ogni gesto, ogni parola e per la cura con cui avete accompagnato nostro figlio in questo percorso. Con infinita riconoscenza, la famiglia di Diego”.