Home Politica Pnrr, poteri di controllo della Corte dei Conti: l’analisi di Ottaviani

Pnrr, poteri di controllo della Corte dei Conti: l’analisi di Ottaviani

L’onorevole della Lega, segretario della commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è intervenuto nella trasmissione 'Super Partes'

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L’onorevole Nicola Ottaviani (Lega), segretario della commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è intervenuto, nella trasmissione ‘Super Partes’ in onda su Canale 5. Con la conduttrice, Safiria Leccese, si è parlato di Pnrr, ma soprattutto della questione relativa ai poteri di controllo della Corte dei conti, di cui tanto si è dibattuto in questi giorni.

“È necessario – ha detto Ottaviani – fare un po’ di chiarezza. Il Governo non ha mai operato un’operazione di spoliazione dei poteri di controllo contabile nei confronti della Corte dei conti. Si è semplicemente posto il problema del rispetto del cronoprogramma della spesa dei 200 miliardi di euro concessi dall’Ue, nell’ambito del Pnrr, per non farli tornare al mittente. E quest’ultima circostanza, qualora si dovesse verificare, sarebbe davvero un peccato, perché si andrebbe a creare un sistema di diseconomie con l’Italia che perderebbe delle chance di sviluppo a favore, invece, di altri Paesi comunitari che, quei fondi, andrebbero a spenderli, aumentando il divario nei confronti dell’Italia stessa”.

“Quindi il Governo si è posto il quesito: perché portare avanti un controllo immanente, definito concomitante, nel corso delle procedure e uno finale in fase di rendicontazione? È stato pensato che fosse più logico togliere quello in itinere per non appesantire e rallentare i procedimenti. Se al termine delle procedure dovessero emergere, eventualmente, delle irregolarità sarà giusto, a quel punto, chiedere indietro quei fondi e sanzionare chi non ha avuto un comportamento corretto secondo legge”.

“L’obiettivo prioritario del Governo è quello di portare avanti iter veloci ed efficaci per impiegare appieno tutte le risorse. Sarebbe davvero deleterio zavorrare il sistema e rischiare di non portare a termine gli obiettivi che ci si è prefissati”. Ha concluso Nicola Ottaviani.

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