Il Lazio come modello di assistenza per la Salute Mentale, così come è stato per la lotta al Covid e la gestione della pandemia. È questa l’ambizione e la sfida più grande del nuovo Piano regionale per la Salute Mentale 2022-2024.
Sono 3 in particolare i capisaldi sui quali si basa l’approccio adottato: la riduzione delle disuguaglianze d’accesso, l’intensificazione delle attività di prevenzione e la multidisciplinarità.
“Dobbiamo lavorare con strategie di prossimità sui territori e di umanizzazione delle cure, perché il benessere psicosociale si raggiunge con un lavoro a 360°”, ricorda l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Un lavoro di squadra, complesso e integrato: il Piano è infatti accompagnato da un nuovo reclutamento, attraverso procedure concorsuali, di psichiatri e neuropsichiatri infantili; dalla definizione di un ‘budget di salute’ per sostenere progetti terapeutico-riabilitativi personalizzati; infine, dal ‘supporto all’abitare’ un fattore determinante anche da un punto di vista assistenziale nell’ambito dei progetti terapeutico-riabilitativi personalizzati.
“Lavoriamo in sinergia per raggiungere questo grande obiettivo, lo dobbiamo ai pazienti e alle loro famiglie”, conclude l’Assessore.