L’episodio shock che si è verificato nella serata di domenica, poco prima delle 22:00, nella centralissima piazza San Pietro Ispano di Boville Ernica, continua a suscitare indignazione e condanna contro i quattro giovani protagonisti: il vile gesto è stato compiuto dai ragazzi nei confronti di una donna senza fissa dimora, hanno esploso un petardo in direzione della signora che si era sistemata per trascorrere la notte su una panchina proprio sotto il Monastero delle Suore Benedettine “San Giovanni Battista”.
La barbarie dei quattro giovani è stata filmata dal sistema di videosorveglianza del convento di clausura: è evidente che la mala azione sia stata pianificata dai balordi i quali, nelle immagini, si vedono arrivare sulla piazza completamente deserta e, non appena individuata la povera donna, mettono a segno il loro malvagio intento. Fortunatamente le coperte ed i piumoni con cui la senzatetto si era avvolta per difendersi dalle temperature gelide di questi giorni, anche domenica sera sotto lo zero, hanno protetto la signora. La deflagrazione del petardo ha però spaventato terribilmente la clochard, c’è voluto del tempo per farla riprendere dalla paura, come si evince dal filmato.
Il video di questo orrendo episodio è stato condiviso, poco dopo l’accaduto, dalle stesse religiose sul canale Facebook “Benedettine Boville”: le immagini hanno scatenato lo sdegno del popolo del web contro gli artefici di questa grave mascalzonata. Ovviamente i filmati sono stati messi a disposizione delle forze dell’ordine ed i responsabili sono già stati identificati. Uno di loro ha appena 13 anni. Le loro famiglie si sono affidate a dei legali.
Per dovere di cronaca, così come anticipato nella mattinata odierna dalla redazione di Frosinone News, si conferma che la donna vittima della disumana cattiveria dei quattro ragazzi è seguita dagli assistenti sociali e l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Enzo Perciballi le ha messo a disposizione, già tempo addietro, una dimora dove poter vivere, e dove ha vissuto per un periodo, ma che poi ha abbandonato volontariamente. In effetti la signora dispone anche di una proprietà nella zona periferica di Boville Ernica, ereditata alla morte del padre, ma si rifiuta di abitarci. La condizione di clochard è una scelta di vita alla quale nessuno si può opporre, nemmeno le istituzioni.
La donna riceve comunque aiuto ed assistenza nella misura e nei modi che lei stessa stabilisce, accettando o rifiutando. Spesso si sposta sul territorio, raggiungendo i comuni più o meno limitrofi, per poi tornare nella sua cittadina d’origine che è Boville Ernica, senza mai arrecare danni o fastidio, a nessuno: una vittima della deriva morale e del fallimento di genitori che evidentemente non sono in grado di educare i rispettivi figli ed insegnare loro l’amore per il prossimo ed il necessario senso civico che contraddistingue una comunità.