Una storia di persecuzione nei confronti della ex. L’ennesima. Solo che questa volta lui, lo stalker, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile, agli ordini del dirigente Angelo Longo, ed è finito in carcere.
L’inseguimento e il cenno di stare zitta
La donna, dopo aver interrotto una relazione sentimentale con l’uomo, aveva iniziato a vivere un vero e proprio incubo tanto che aveva trovato il coraggio di denunciare tutto alla Polizia. Ieri pomeriggio, gli agenti della Mobile l’hanno convocata in Questura per raccogliere ulteriori elementi.
La donna, mentre si recava da Ceccano a Frosinone, ha avuto il sospetto di essere seguita proprio dall’ex e per questo ha contattato la Polizia chiedendo aiuto. Gli agenti le hanno così consigliato di fare un percorso più lungo rispetto al normale e di parcheggiare il veicolo nel parcheggio adiacente la Questura, dove sarebbero giunti anche loro.
I sospetti della malcapitata si sono presto rivelati fondati. All’arrivo della Polizia, l’uomo era appoggiato all’auto segnalata, parcheggiata all’ingresso del parcheggio, intento a parlare al telefono. I poliziotti, notando l’atteggiamento poco collaborativo del soggetto, hanno deciso di procedere ad un sommario controllo del veicolo al cui interno, poggiate sul sedile, sono state trovate una chiave inglese di 30 cm, una forbice di 12 cm e altre tre chiavi inglesi di 22,17 e 25 cm.
Alla luce della denuncia, l’uomo è stato accompagnato in Questura in attesa di ulteriori accertamenti. Nel frattempo la donna, molto provata da quanto accaduto, ha riferito agli operatori della Squadra Mobile che poco prima l’uomo, vedendola dirigersi verso la Questura, le aveva fatto cenno di tacere.
L’arresto e la fine di un incubo
Considerati i messaggi inviati precedentemente, nei quali l’uomo riferiva di essere disposto a “rischiare il carcere” pur di sapere chi fosse il nuovo fidanzato, nonché i comportamenti tenuti sia nei giorni precedenti, sia poche ore prima, gli operatori della Squadra Mobile hanno arrestato l’uomo per il reato di atti persecutori, ex art. 612 bis cp, cosiddetto “stalking”. E in carcere ci è finito davvero. Al termine delle formalità di rito lo stalker, su disposizione del P.M. di turno della Procura di Frosinone, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Frosinone.