Il prossimo venerdì 16 settembre sono in programma due scioperi di quattro e di otto ore. Lo sciopero di quattro ore è stato proclamato dall’Organizzazione sindacale Faisa Cisal, con astensione dalle prestazioni lavorative dalle 12:30 alle 16:30. Lo sciopero di otto ore è stato proclamato dalle Organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit –Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna, Faisa Cisal e Orsa Tpl, con astensione delle prestazioni lavorative dalle 08:30 alle 16:30. Saranno garantite tutte le corse fino alle 08:30 e quelle alla ripresa del servizio alle 16:31. Tutte le informazioni sulla modalità di sciopero saranno disponibili sul sito internet cotralspa.it e sull’account Twitter@BusCotral.
Di seguito le motivazioni poste a base della vertenza dall’Organizzazione sindacale Faisa Cisal:
Per la mancata convocazione da parte del Prefetto; Per il mancato rispetto degli accordi del 06.06.91 e del 03.05.2017, in materia di trasferimento e allocazione del personale Operatore di esercizio, Addetto all’esercizio e Coordinatore di esercizio; Per la mancata risoluzione dell’applicazione unilaterale aziendale dell’art. 34 del CCNL autoferrotranvieri; Per la mancata applicazione dell’accordo sul personale di Verifica titoli di viaggio; Per la mancata trasparenza sui carichi di lavoro e turnazioni rotative annuali e la mancata riorganizzazione dei cicli produttivi relativi alla manutenzione della BU Gomma; Per la discordante gestione degli accordi in materia di riserva di deposito; Per la gestione delle ciclazioni, dell’orario di lavoro e della congedibilità nelle officine di trazione della Roma-Viterbo.
Al precedente sciopero di 4 ore della Faisa Cisal del 29 maggio 2020 ha aderito il 4,6% dei dipendenti in servizio nella fascia oraria interessata dall’agitazione. Di seguito le motivazioni poste a base della vertenza delle Organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit –Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna, Faisa Cisal e Orsa Tpl: Per delle reiterate aggressioni al personale front/line (conducenti, controllori, verificatori titoli di viaggio, personale viaggiante, capi stazione, addetti di stazione, marinai ecc.) registrate su tutto il territorio nazionale negli ultimi mesi; Per un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori.