Home Cronaca Parcheggi selvaggi ed arroganza: dopo le 20:00 il centro storico è terra...

Parcheggi selvaggi ed arroganza: dopo le 20:00 il centro storico è terra di nessuno

Arpino - I cittadini chiedono più controlli, per far sì che il paese sia più vivibile e nessuno deturpi l'immagine della Terra di Cicerone

- Pubblicità -
- Pubblicità -

Una situazione nota per la città di Arpino, che continua ad essere ignorata da un sindaco assente e, quel che è peggio, da un’amministrazione comunale che sembrerebbe non sappia dove parare. Il weekend in Terra di Cicerone, in particolar modo il venerdì sera, si anima di giovani ed adulti che si intrattengono presso il centro storico fino a tarda notte e, puntualmente, manca la “mano forte” affinché non si degeneri: dopo le 20:00 la città è terra di nessuno, urla, schiamazzi, sportelli delle auto aperti con l’autoradio che pompa musica ad alto volume, vicoli che diventano orinatoi a cielo aperto, parcheggi selvaggi. Una nota dolente quest’ultima, una mala abitudine radicata nel tempo che affonda le radici nell’arroganza di certi automobilisti i quali, in barba ai divieti, al buonsenso ed al rispetto per gli altri, posteggiano le auto ovunque.

La foto riportata è di ieri sera: la Hyundai è arrivata in piazza Municipio ed ha continuato su via Giuseppe Cesari. Non trovando parcheggio si è fermata in mezzo alla strada, davanti all’ingresso di un locale pubblico, ostruendo in parte anche l’accesso ad un vicolo. Chi è sceso dall’abitacolo? Dei giovani, per antonomasia definiti più irrispettosi? Assolutamente no, due persone adulte che, in tutta tranquillità, hanno lasciato l’auto per raggiungere la centralissima piazza. Alle rimostranze della titolare dell’esercizio, che si è rivolta all’automobilista con educazione facendogli notare come il veicolo occupasse gran parte della carreggiata per cui obiettivamente intralciava il traffico, i due hanno risposto sgarbatamente, senza riguardo, chiudendo la conversazione con “Non rompere i co****ni”….e c’è chi chiede tolleranza! Alla città di Arpino non serve la tolleranza bensì il pugno duro, che ristabilisca l’ordine e la sana convivenza civile, affinché il paese sia vivibile a tutti, senza incorrere in episodi del genere che, purtroppo, continuano ad essere la cartolina di una cittadina che ha davvero tanto da dare, tra storia, arte, cultura, folklore, scorci e panorami favolosi, artigianato, enogastronomia. Non c’è posto per prepotenza, maleducazione, inciviltà, certi comportamenti devono essere banditi.

- Pubblicità -
Exit mobile version