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”Pane e Cultura”, il paleontologo Biddittu incanta il pubblico nel trentennale della scoperta del cranio di Argil

Il prof. Biddittu ha parlato anche degli importanti ritrovamenti nella zona di Selva dei Muli e dei Volsci nella parte bassa di Frosinone

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Frosinone – Ieri sera, nel dehor del bar Monti Lepini, un’altra serata di “Pane e Cultura”. Il Comitato Civico Laboratorio Scalo ha avuto l’onore ed il privilegio di avere come ospite una eccellenza del mondo scientifico che tanto ha dato alla nostra terra in termini di ricerca e ritrovamenti: il prof. Italo Biddittu. Il professore, paleontologo di fama internazionale, ha incantato i numerosi intervenuti con la descrizione del ritrovamento del cranio di Argil, quello che qualcuno definisce l’uomo di Ceprano, nel trentennale dalla sua scoperta.

Coinvolgente, appassionato e dettagliato il suo racconto della scoperta in una Domenica di marzo del 1994 dopo ben 25 anni di esplorazione in quel territorio. Il resto fossile è stato chiamato affettuosamente Argil in quanto ritrovato tra strati di argilla ed è tra i più antichi europei che conosciamo, databile a circa 400.000 anni fa. Il prof. Biddittu, senza risparmiarsi, ha parlato anche degli importanti ritrovamenti nella zona di Selva dei Muli e dei Volsci nella parte bassa di Frosinone, mostrando interessanti immagini delle sue scoperte.

Al termine della relazione, numerose sono state le domande e le curiosità, una in particolare ha portato il professore a dire che la zona in cui, per sua esperienza, andrebbe condotta una campagna di scavi è quella a ridosso del fosso Cenica o Cencia…che a suo dire sarebbe stata strategica per il passaggio e il soggiorno dei nostri antenati. La serata si è conclusa con un ricco aperitivo con la gioia dello stare insieme in convivialità, parlando di quella cultura di cui la città ha tanto bisogno. Dal Comitato commentano: “Ringraziamo sentitamente il prof. Biddittu e quanti hanno condiviso la serata, rimandando a breve per altre occasioni di condivisione”.

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