Sono stati premiati i vincitori delle challenge “Packaging 4.0”, la sfida lanciata da EMEC Srl, dalla Regione Lazio e da Lazio Innova a PMI, startup e giovani innovatori per individuare soluzioni innovative di packaging per i prodotti dell’azienda reatina.
All’evento, che si è svolto a Rieti, presso la sede di EMEC Srl, sono intervenuti, tra gli altri, Luigi Campitelli, direttore operativo Spazi Attivi e Open Innovation di Lazio Innova; Claudio Ciogli, presidente di EMEC; Filippo Pietra, responsabile marketing di EMEC e Maurizio Di Pasquale, coordinatore dello Spazio Attivo di Rieti.
EMEC è un’impresa che si è affermata a livello internazionale grazie alla progettazione e realizzazione di strumenti per il trattamento dell’acqua e nei sistemi di controllo e dosaggio di prodotti chimici. L’azienda gestisce internamente tutti i processi, dalla produzione al packaging, fino al rapporto post-vendita, attraverso questa challenge ricerca materiali di imballaggio alternativi al cartone, che abbiano un impatto ambientale vicino o pari a zero, di design ma anche funzionali.
SPLASTICA ha vinto la sfida aggiudicandosi il primo premio in denaro del valore di 20mila euro e l’accesso diretto al Programma Go to Market di Lazio Innova. Al secondo e terzo posto si sono classificati SMUSH MATERIALS e BI-REX.
SMUSH MATERIALS si è aggiudicata inoltre il premio del valore di 5.000 euro messo in palio da EMEC per l’implementazione di un POC finalizzato alla verticalizzazione della soluzione.
Sono 6 i progetti finalisti della challenge “Packaging 4.0” che si sono sfidati per i premi in palio:
- BI-REX ha proposto la conversione degli scarti agroalimentari in fibre utilizzabili per la produzione di packaging sostenibile, come carta tree-free e plastiche eco-friendly. La soluzione riduce i consumi di risorse tradizionali e promuove la circolarità industriale, offrendo un’alternativa ecologica ed efficiente per l’imballaggio;
- ORIGAMI ha presentato una soluzione mono-materica che elimina plastiche di imballaggio, introducendo flessibilità applicativa, facilità di assemblaggio e miglioramento delle prestazioni di protezione del prodotto. Il sistema si basa su una membrana plissé in cartone ondulato che, a partire dalla geometria del prodotto (digitale) e della scatola contenitiva, è ottenuta da taglio UV e piega di lastre piane;
- SPLASTICA ha proposto la realizzazione di un materiale espanso per imballaggi a base di SP-Milk, compostabile, biodegradabile, riciclabile. La soluzione concilia obiettivi economici con aspetti sociali e ambientali, guardando con fiducia a un futuro più sostenibile;
- SMUSH MATERIALS ha proposto la realizzazione dell’imballaggio del prodotto Pompa Prius. In particolare, si prevede la realizzazione dello stampo termoformato da parte di EMEC e il successivo impiego per la realizzazione degli imballi eco SMUSH. Il materiale sviluppato verrà testato e scelto con l’azienda;
- MRSMITH STUDIO SB ha suggerito un intervento di consulenza per potenziare il processo di innovazione packaging già avviato da EMEC. Si prevede l’implementazione di processi e macchinari già presenti e l’utilizzo di nuovi materiali per eliminare la plastica, standardizzare i formati e ridurre i costi degli imballi;
- IUV ha presentato il progetto Radius, in ambito di innovazione aperta. IUV propone la realizzazione di buste per il confezionamento di accessori e componenti per pompe dosatrici e sistemi di disinfezione a base vegetale, biodegradabili e compostabili. La soluzione è stampabile per tampografia, per laser cutting e applicabile per confezionamento flowpack, con colle e/o adesivi plant-based.
Il programma di Open Innovation della Regione Lazio, nel quale si inserisce la sfida lanciata con EMEC, è gestito da Lazio Innova ed è arrivato alla trentesima challenge e ha visto finora il coinvolgimento di 180 team complessivamente ammessi al percorso di mentorship su un totale di 550 candidature ricevute.
Attraverso l’innovazione aperta la Regione Lazio vuole mettere in relazione le grandi e medie imprese con la creatività e la competenza di giovani talenti, gruppi imprenditoriali e startup innovative, producendo un duplice risultato: da un lato sostenere la necessità di innovazione del grande mondo della produzione e dall’altro far emergere idee e soluzioni innovative che altrimenti resterebbero escluse dal mercato.