“Abbiamo atteso in silenzio in questo periodo, ma di fronte all’inerzia della Regione Lazio di Rocca e di fronte alle mancate risposte, dopo gli impegni presi, sul nostro ospedale San Benedetto di Alatri siamo pronti a tornare a battagliare in difesa della sanità e dei diritti dei cittadini. Il disegno è chiaro: mentre il privato avanza grazie ai finanziamenti regionali, la sanità pubblica continua a fare passi indietro e il San Benedetto è sempre più a rischio chiusura. Un esempio? Che fine ha fatto l’ambulatorio di pediatria? Erano stati presi impegni, a tutela dei nostri bambini, per un ambulatorio dalle 8 alle 20 dopo la chiusura del reparto. E anche in questo caso nessuna risposta. E anche dalle opposizioni ci aspettiamo di più. Perché non si incalza la maggioranza ogni giorno di fronte ad una tematica che ha un impatto così forte sulla vita delle persone? Insieme a tanti cittadini, faremo sentire la nostra voce”. Così in una nota il sindaco di Fumone, Matteo Campoli e il comitato San Benedetto di Alatri.
“Qualche settimana fa – proseguono – è stata presentata una proposta alla direttrice generale. Ancora siamo in attesa di risposta. Ed è inaccettabile che il silenzio comprenda anche quegli esponenti regionali, ora al governo, che in campagna elettorale hanno sfilato ad Alatri con annunci che si stanno dimostrando falsi. E il famoso riequilibrio del Polo unico fra lo Spaziani di Frosinone e il San Benedetto? Per non parlare di cardiologia e chirurgia, due reparti dimenticati. Ripartiremo con riunioni in tutta l’area nord, copriremo il territorio di manifesti per far comprendere a tutti lo stato delle cose. Al silenzio della politica, risponderemo con le voci dei cittadini”.