La reale capacità di intendere e di volere di Sandro Di Carlo, ritenuto dagli inquirenti il presunto assassino di Yirelis Pena Santana, la 34enne dominicana assassinata a coltellate in un appartamento di via Pascoli a Cassino, sarà discussa nel corso dell’incidente probatorio in programma per quest’oggi dinanzi al Gip del tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli, ed alla pubblica accusa rappresentata dai magistrati Alfredo Mattei e Maria Beatrice Siravo.
La cristallizzazione delle prove e la presa d’atto della perizia psichiatrica richiesta dalla difesa e svolta dal professor Vincenzo Mastronardi, criminologo e Direttore della Cattedra di Psicopatologia forense Sapienza Università di Roma, per controbattere a quella del Ctu della Procura, nella persona del professor Stefano Ferracuti, il quale ha dichiarato il 26enne di Cassino capace di intendere e di volere, saranno il tema dell’udienza che vedrà la presenza dell’imputato oltre che dei suoi legali, l’avvocato Sandro Salera (nella foto in basso) e l’avvocato Alfredo Germani.

L’omicidio della dominicana è avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 maggio scorso in via Pascoli a Cassino, all’interno di un appartamento nel quale Di Carlo si trovava per motivi ancora in fase di accertamento. Gli inquirenti sospettano che il giovane abbia seguito la vittima nelle ore precedenti la mattanza. Yirelis è stata quindi uccisa a botte e poi finita a coltellate.
Il presunto assassino è stato arrestato a tempo record dagli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone e del commissariato di Cassino, grazie al ritrovamento di impronte digitali sul luogo dell’omicidio. Impronte che inserite nel sistema Afis hanno fornito l’identità di quello che potrebbe essere l’autore di un omicidio brutale e senza alcuna logica.