Si stanno concentrando su diverse persone le indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura di Frosinone, per dare un nome e un volto ai mandanti e all’autore dell’omicidio di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri, ucciso con un colpo di pistola mentre era in compagnia di alcuni amici. Che il ragazzo si trovasse nel posto sbagliato, al momento sbagliato, sembra ormai essere acclarato.
Gli uomini della Forze dell’ordine stanno ricostruendo per filo e per segno quanto accaduto nei giorni precedenti il delitto. Sotto la lente sono finiti anche alcuni filmati ripresi della videocamere di sorveglianza installate in alcune strade della città ernica, finalizzate proprio a garantire la sicurezza dei cittadini.
Intanto il padre del 19enne, intervistato dal Tg 2, ha esternato tutto il suo dolore. “Ho il cuore spezzato, il male che si prova è indescrivibile. Abbiamo aspettato giorni prima di poter seppellire mio figlio, ora viviamo un altro calvario in attesa che ci venga data una risposta, che i responsabili vengano assicurati alla giustizia. Spero che le indagini accelerino – ha evidenziato Paolo Bricca – chi sapeva quanto accaduto ha già parlato con le forze dell’ordine“.
“Voglio fare un appello a chi ha ucciso mio figlio: consegnatevi e pentitevi. Alatri ha parlato, non è stata zitta, i nomi dei presunti responsabili – ha fatto notare – mi sono arrivati alle orecchie già quando mio figlio era sull’elicottero ed io mi ero messo in macchina per raggiungerlo in ospedale a Roma”.
Ed è proprio sul fronte dell’inchiesta che si registra una novità. Il legale della famiglia, l’avvocato Marilena Colagiacomo, ha annunciato la possibilità di dare vita ad un’indagine difensiva, così come consentito dalla legge. Non un’attività parallela. “La mia intenzione – ha affermato – è quella di svolgere indagini difensive, così come il codice di procedure penale consente di fare. Ci tengo ad evidenziare – ha argomentato il legale della famiglia Bricca – che tale attività avverrà in totale sinergia con la Procura della Repubblica. Il mio vuole essere un contributo, nel caso fosse necessario, e non una contrapposizione. E qualsiasi cosa dovesse emergere – ha rimarcato – sarà mia premura informare immediatamente gli inquirenti in modo da non intralciare le indagini che si stanno svolgendo”.
Ad aprire il fuoco contro Thomas è stata una persona a bordo di uno scooter T-Max di colore scuro, mentre un complice guidava. Dopo aver esploso diversi colpi, assassino e complice si sono dati alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. E questa sera, alle 21.00, le comunità parrocchiali cittadine, guidate dal vescovo Monsignor Ambrogio Spreafico, si uniranno per una veglia di preghiera in ricordo di Thomas Bricca e di tutte le vittime di violenza. L’appuntamento è nella zona del Girone dove lo scorso 30 gennaio il 19enne è stato freddato.