Home Cronaca Omicidio Thomas Bricca, il papà Paolo ospite della trasmissione Rai “Storie Italiane”

Omicidio Thomas Bricca, il papà Paolo ospite della trasmissione Rai “Storie Italiane”

Paolo Bricca sarà ospite del programma in onda su Rai 1 domattina alle 09.50. Attesa per il processo in Corte d'Assise

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Alatri – Paolo Bricca, il papà di Thomas Bricca, sarà ospite della trasmissione “Storie Italiane” in onda su Rai 1 domattina alle 09:50. Parte della puntata del 16 gennaio sarà, infatti, dedicata al diciannovenne ucciso ad Alatri lo scorso 30 gennaio in un agguato a colpi di pistola. A quasi un anno da quell’atroce delitto l’Italia intera non dimentica e, insieme alla comunità di Alatri, attende che sia fatta giustizia.

“Dopo la decisione del Gup che ha respinto la richiesta di rito abbreviato avanzata dai legali dei Toson, si è accesa una nuova speranza sul fronte processuale. Domani parleremo anche di questo – è il commento di Paolo Bricca – Sono positivo e continuo ad avere fiducia nella magistratura. Non nego che ho sempre il timore che possano uscire di galera ma dentro di me c’è qualcosa che mi dice che non sarà così. Io spero che chi ha strappato alla vita mio figlio abbia il massimo della pena, spero che siano condannati all’ergastolo. E spero che paghino anche tutti coloro che li hanno coperti, spalleggiati, difesi. Tra poche settimane sarà un anno esatto dalla morte di Thomas, sembra ieri. Il tempo ci è passato davanti agli occhi inesorabilmente senza di lui. Ieri ho trascorso l’intera domenica a rivedere i suoi video, le sue foto, a ripensare ai momenti felici di mio figlio. Tutto è stato spazzato via. Resta solo la sete di giustizia a farmi andare avanti”.

Poi, alla luce della notizia della morte di Ivan Alexandru, il 14enne ucciso a colpi di pistola nella notte tra il 12 e il 13 gennaio nel parcheggio della fermata della metro di Monte Compatri, alla periferia di Roma, Paolo Bricca ha commentato: “Quando ho visto in tv la disperazione della mamma è stato come rivivere quello che abbiamo passato noi nei giorni successivi al delitto di Thomas. A 14 anni non si può morire così, non si può essere uccisi. Qualunque siano le circostanze in cui si è consumato questo delitto, per me si tratta solo di un ragazzino ammazzato come mio figlio. Mi spaventa pensare che oggi dei giovanissimi girino armati e se ne vadano a sparare come se nulla fosse”.

Infine Paolo Bricca ha aggiunto: “Voglio dire grazie al mio legale, l’avvocato Marilena Colagiacomo per essere stata al mio fianco sin dall’inizio di questa difficile battaglia per la verità e per ottenere giustizia. Gli assassini di Thomas dovranno pagare il loro conto con la legge e senza sconti e noi non ci fermeremo fino a quando non saranno condannati. Solo quel giorno potrò trovare un po’ di pace e piangere mio figlio con la consapevolezza che abbia ottenuto giustizia. Nulla lo riporterà indietro ma glielo dobbiamo”. – Ha concluso Bricca.

Verso il processo

Il prossimo 2 febbraio si aprirà il processo in Corte d’Assise per Roberto e Mattia Toson, padre e figlio in carcere dal 18 luglio con l’accusa di omicidio volontario per aver ucciso, in concorso tra loro, Thomas Bricca. Giovedì scorso, 11 gennaio, il Gup del Tribunale di Frosinone, chiamato a decidere sull’istanza di rito abbreviato condizionato avanzata dai legali dei Toson, Angelo Testa e Umberto Pappadia, ha dichiarato inammissibile la richiesta. Se la stessa fosse stata accolta avrebbe potuto garantire a Roberto e Mattia Toson uno sconto di pena e quindi l’impossibilità a essere condannati all’ergastolo. Nessuna derubricazione del reato, dunque. Il primo febbraio sarà un anno esatto dal giorno in cui il San Camillo di Roma dichiarò la morte di Thomas. Un anno dopo i presunti assassini saranno alla sbarra. La speranza di familiari, amici e dell’intera opinione pubblica è una sola: che chi ha ucciso il diciannovenne paghi il suo conto con la giustizia.

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