Alatri – “No al rito abbreviato, no alla derubricazione del reato ma, soprattutto, no allo sconto di pena”. A nome dei familiari di Thomas Bricca, lo zio, Lorenzo Sabellico, commenta la strategia adottata dalla difesa dei Toson in vista del processo. “Gli avvocati devono fare il loro lavoro, ci aspettavamo questa mossa ma siamo fermi sulle nostre posizioni. Questo è un omicidio premeditato nei minimi dettagli, non si può negare che ci siano tutti i presupposti per l’ergastolo. Vorremmo che la Magistratura, dopo tutto quello che sta succedendo nel nostro Paese, dopo i numerosi episodi di violenza che hanno portato alla morte vittime innocenti come Thomas, desse un segnale forte di giustizia. Chi sbaglia paga e va in galera a vita. Va ripristinata la certezza della pena. Noi non accetteremo di veder tornare a casa chi ha ucciso Thomas, perché lui a casa non potrà mai più tornare. Io, la mia famiglia e la comunità sana di Alatri chiediamo quello che è giusto. Siamo al fianco della Procura di Frosinone in questa battaglia per ottenere giustizia. Nessuna scarcerazione il 19 dicembre e nessun rito abbreviato”. Prosegue Lorenzo Sabellico.
Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, Angelo Testa e Umberto Pappadia, i legali di Roberto e Mattia Toson, padre e figlio in carcere da luglio, ritenuti dall’accusa i responsabili del delitto, hanno chiesto al GIP di procedere con il rito abbreviato. Il prossimo 11 gennaio, davanti al Giudice per le indagini preliminari, sarà discussa la richiesta della difesa, alla presenza del Pubblico Ministero e delle parti offese. Il 2 febbraio era, invece, la data fissata per l’inizio del processo in Corte d’Assise con il giudizio immediato. Per la Procura si è trattato di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi. La difesa dei Toson, invece, ha chiesto al GIP di derubricare l’attuale accusa in omicidio preterintenzionale o di far cadere le aggravanti contestate. Una mossa, che era nell’aria già da qualche giorno, che consentirebbe appunto il ricorso al rito abbreviato con relativo sconto di un terzo della pena. Intanto è attesa anche la decisione della Cassazione che, il prossimo 19 dicembre, dovrà decidere sull’istanza di scarcerazione. Da qui arriva la presa di posizione dei familiari di Thomas Bricca che, a gran voce, continuano a chiedere giustizia ed il massimo della pena.
“L’Albero di Thomas” per un Natale di riflessione e speranza
Poi Lorenzo Sabellico parla dell’impegno portato avanti in memoria di suo nipote Thomas: “Stiamo lavorando a pieno ritmo al progetto “Amare contromano”, i ragazzi dell’Associazione stanno realizzando le sfera di Natale de “L’Albero di Thomas”. Tutti i cittadini, se lo vorranno, potranno richiedere la pallina da apporre al proprio albero di Natale. Un simbolo di speranza per il futuro ma anche un modo per riflettere, in tutte le case, in tutte le famiglie, su quanto accaduto a Thomas”.

“Inoltre – aggiunge zio Lorenzo – presso il Chiostro di Alatri, nella Sala degli Archi, realizzeremo un grande albero di Natale in nome di Thomas che allestiremo con l’aiuto di tutti i cittadini. Saremo nel Chiostro tutti i giorni, dalle 17.00 alle 19.00. “L’Albero di Thomas” invita tutte le famiglie a realizzare con i propri cari – bambini, ragazzi, nonni… – un’originale pallina, un qualsiasi oggetto decorativo, un biglietto di auguri e di speranza, da appendere al nostro e vostro Albero di Natale”.