Home Cronaca Omicidio Thomas Bricca, è caccia al secondo uomo

Omicidio Thomas Bricca, è caccia al secondo uomo

"Concorso in omicidio con persona ignota..." è la contestazione mossa a Mattia Toson. Ora si cerca il complice

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Alatri – Mattia Toson non è l’unico indagato con l’accusa di concorso in omicidio per l’agguato mortale a colpi di pistola costato la vita a Thomas Bricca. Gli inquirenti indagano, infatti, su una seconda persona, attualmente ignota. Sarebbe l’uomo che, la sera del 30 gennaio scorso, si trovava in sella allo scooter utilizzato da killer e complice per raggiungere il parcheggio di Largo Cittadini, sotto al ‘Girone’, dove si è consumato il delitto.

La novità emerge dalla comunicazione di inizio degli accertamenti tecnico irripetibili sullo smartphone di Mattia Toson. Sul documento, infatti, la contestazione mossa al ragazzo è di “concorso in omicidio con persona ignota…”. Intanto, la data per le operazioni peritali sul telefonino di Toson è stata fissata al 21 marzo prossimo. Sarà compito dei carabinieri del Racis acquisire i dati contenuti nel telefono cellulare del 22enne iscritto sul registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Frosinone. Le risposte agli interrogativi degli inquirenti potrebbero arrivare proprio dalle perizie del Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche.

Negli ultimi giorni un’importante accelerata è stata data anche sul fronte degli interrogatori per verificare alibi e dichiarazioni rese nella prima parte dell’inchiesta. Decine le persone messe sotto torchio dagli investigatori. Sotto la lente c’è, soprattutto, l’alibi fornito da Mattia Toson.

Sul registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta, lo ricordiamo, è finito anche il nonno acquisito del 22enne. L’accusa che la Procura della Repubblica gli contesta è quella di aver sottratto il sistema di videosorveglianza della sua abitazione ma anche di aver fatto sparire la scheda di memoria. Il sospetto è che l’abbia fatto per coprire il nipote. Quelle immagini potevano essere utili per capire gli spostamenti del ragazzo. L’uomo deve rispondere anche di aver tentato di distruggere una pistola scacciacani, poi rinvenuta dagli uomini dell’Arma dei carabinieri.

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