Si è ritrovato coinvolto suo malgrado in una tragica vicenda di cronaca nera un giovane residente nel Cassinate, che senza saperlo ha intrattenuto una conversazione online con l’assassino di Ilaria Sula, la studentessa di Terni uccisa a Roma dal fidanzato, Mark Samson, oggi detenuto per omicidio.
Il giovane, che aveva conosciuto Ilaria attraverso i social, era solito scambiare con lei messaggi su Messenger. Un’amicizia virtuale nata da pochi mesi, ma abbastanza intensa da spingerli a scriversi con una certa frequenza.
L’aspetto più inquietante di tutta la vicenda è emerso nel corso delle indagini: anche dopo la scomparsa della ragazza, l’uomo del Cassinate ha continuato a ricevere e a inviare messaggi, convinto che fosse ancora Ilaria a rispondere. In realtà, a gestire l’account della giovane era proprio il suo assassino, che per giorni ha finto di essere lei, nascondendo l’omicidio e cercando di non destare sospetti.
Sono stati gli agenti della Squadra Mobile di Roma a scoprire l’inganno. Analizzando i tabulati e le conversazioni, hanno individuato anche quella con il ragazzo del Cassinate, che è stato convocato dagli inquirenti per fornire una testimonianza.
Durante l’interrogatorio, il giovane ha riferito della sua conoscenza con Ilaria e ha raccontato dei messaggi scambiati, sia prima che dopo la data in cui si presume sia avvenuto l’omicidio. Potrebbe essere stato uno degli ultimi a parlare con la ragazza ancora in vita, ma anche uno dei pochi ad aver avuto un contatto diretto, seppur inconsapevole, con l’assassino dopo il delitto.