È straziata dal dolore Lucia Martinez Santana, la madre di Yirelis, la giovane donna massacrata di botte e coltellate lo scorso fine settimana nel suo appartamento di via Pascoli a Cassino. È arrivata da Genova nel pomeriggio di ieri ed ha avuto l’atroce compito del riconoscimento del cadavere.
In lacrime, sorretta dai poliziotti, ha poi lasciato l’obitorio del ‘Santa Scolastica’. Questa mattina, presso gli uffici del commissariato di Cassino, alla presenza dell’avvocato Marco Rossini, ha risposto alle domande degli inquirenti. “Chi ha fatto questo a mia figlia deve rimanere in carcere a vita”. Non si dà pace mamma Lucia che, quando Yirelis partiva per lavoro, si occupava dei nipotini.
La 34enne dominicana sarebbe dovuta tornare a Genova nella mattinata di domenica per festeggiare la festa della Mamma, che a Santo Domingo ricorre il 28 maggio. La madre ha riferito agli inquirenti del vice questore Flavio Genovesi, capo della Squadra Mobile, di averla sentita poche ore prima della terribile morte. “Era tranquilla, serena, non poteva immaginare certo che le sarebbe capitata una cosa tanto terribile. Mi ha detto che la mattina successiva sarebbe partita per venire a Genova”.
“Non è ancora chiaro quale sia il movente del delitto – spiega l’avvocato Rossini – ben venga che la polizia ha risolto il caso in poche ore, ma vogliamo sapere qualcosa di più. Capire perché quel ragazzo – Sandro Di Carlo – ha ucciso Yirelis in maniera tanto brutale”.
“Non capiamo il perché di tutta questa violenza – ribadisce Lucia Santana – Yirelis era una ragazza tranquilla, pacata. Sempre molto gentile con tutti. Ci sembra difficile pensare che qualcuno si possa essere accanito contro di lei in quel modo”. Una volta terminate le indagini e ottenuto il nulla osta dalla magistratura, la salma di Yirelis verrà rimpatriata.