Alatri – Tra circa venti giorni sarà trascorso un anno esatto dalla morte di Thomas Bricca. Era la sera di lunedì 30 gennaio 2023 quando, al Girone, il diciannovenne venne assassinato con un colpo di pistola alla testa. Un proiettile esploso da due sicari che, a bordo di un T-Max scuro, raggiunsero il parcheggio sottostante le scalette sulle quali Thomas era in compagnia degli amici. Quel proiettile – come ricostruito nel corso delle indagini – non era indirizzato a lui. Avrebbe dovuto uccidere Omar Haoudi, un amico del diciannovenne che, fatalità, quella sera indossava un giubbino bianco uguale al suo.
Inutile la disperata corsa al San Camillo, Thomas si spense dopo pochissimi giorni di agonia. A quasi un anno dal delitto che ha sconvolto la provincia di Frosinone e l’Italia intera, la comunità di Alatri attende compatta che sia fatta giustizia. In carcere per il delitto, dal 18 luglio scorso, ci sono Roberto e Mattia Toson, padre e figlio accusati di aver ucciso, in concorso tra loro, Thomas Bricca. In questi giorni sono attesi importanti sviluppi sul fronte processuale. Il 19 dicembre scorso, la Cassazione si è pronunciata sull’istanza di scarcerazione avanzata dai legali degli imputati. La Suprema Corte ha annullato le decisioni del Riesame rinviando allo stesso i documenti per un nuovo giudizio sui gravi indizi di colpevolezza e sulle esigenze cautelari. Per i giudici ci sarebbero dei difetti di motivazione all’interno del provvedimento con cui il Tribunale del Riesame nei mesi scorsi aveva confermato la custodia in carcere per i Toson, sulla base delle esigenze cautelari riportate nell’ordinanza firmata dal Gip del Tribunale di Frosinone, Antonello Bracaglia Morante. Dunque, la Cassazione ha chiamato i giudici del Riesame a fornire un nuovo giudizio atteso a breve.
Il processo in Corte d’Assise dovrebbe invece aprirsi il 2 febbraio prossimo con Giudizio immediato. La difesa dei Toson, con gli avvocati Angelo Testa e Umberto Pappadia, ha però richiesto il rito abbreviato che consentirebbe di ottenere uno sconto di pena. Giovedì 11 gennaio ci sarà l’udienza nel corso della quale, davanti a un nuovo Gip, Fiammetta Palmieri, sarà discussa la richiesta. Se dovesse passare questa linea, salterebbe la data dell’Assise. Familiari e amici di Thomas hanno annunciato che saranno sotto il Tribunale per un presidio pacifico in attesa del responso.
Il primo Natale senza Thomas: tante iniziative in sua memoria
Intanto, familiari e amici hanno trascorso il primo Natale senza Thomas. Il suo ricordo ha tenuto unita l’intera comunità. Durante tutto il periodo delle festività, “L’Albero di Thomas” – l’associazione guidata da Lorenzo Sabellico, zio del diciannovenne – ha dato vita ad una serie di iniziative in memoria del ragazzo. Sei diversi laboratori che hanno visto coinvolti bambini e ragazzi di tutte le età.
“Messaggi dentro l’Albero”: un laboratorio ideato e pensato per i più piccoli con lo scopo di intrattenerli attraverso attività ludico-ricreative a tema natalizio, che unissero al potenziamento della motricità fine, dinamiche importanti quali socializzazione e confronto tra pari, sensibilizzazione alla solidarietà e al reciproco supporto, importanza di esternare emozioni e sensazioni, creatività ed estro. – Spiega Sabellico.
“La Muffola rossa”: lettura animata e realizzazione di un laboratorio a tema con la collaborazione di Michela Dell’Uomo. Il laboratorio ha avuto un doppio significato; quello di promuovere una nuova esperienza per le ragazze più grandi, attraverso la parte attiva della animazione, del racconto e della realizzazione del laboratorio e quello di coinvolgere i bambini e le bambine nell’ascolto di una appassionante storia dal finale sospeso che stimola la creatività e la curiosità. Una storia molto tenera che tocca il tema della collaborazione, della condivisione, ma anche quello della tenacia, della autonomia nella costruzione di una base sicura.
“Adolescenza e spiritualità”: un laboratorio pensato per loro, i nostri adolescenti. – Prosegue Lorenzo Sabellico – Forse la fascia più colpita dalla perdita di Thomas. Lo abbiamo pensato con la proiezione di un corto montato estraendo una serie di scene da un noto film degli anni novanta che abbiamo intitolato “Un Mondo di carta” per poi intraprendere un dibattito con i ragazzi, riflettendo con loro sulla pericolosità che una vita proiettata all’eccesso, possa rappresentare per le superficialità delle relazioni ad essa connesse durante la loro crescita. Volendo comunicare loro quanta profondità possa esserci in una relazione funzionale instaurata in un semplice pomeriggio di sana condivisione di gruppo. Nel finale, con l’intento di voler lasciare un’impronta condivisa su tela, con l’amica Sara Quatrana e tanti colori acrilici, ognuno di noi ha descritto in una parola l’intima emozione suscitata nel corso dell’esperienza nel laboratorio.
“Corti sotto l’albero: l’importanza di lasciar andare”. Ognuno di noi ha vissuto o vive momenti difficili, ma trattenere il peso di queste esperienze senza provare ad affrontarlo e a gestirlo, può ostacolare il nostro benessere presente e futuro. Il laboratorio, rivolto ai ragazzi preadolescenti, ha avuto come obiettivo quello di condurli alla consapevolezza che “lasciare andare” non significhi dimenticare, ma comprendere che anche un’esperienza dolorosa può essere trasformata in risorsa da cui ripartire per scrivere un nuovo capitolo della propria vita e per fare spazio a nuove opportunità di crescita.
“Presepe vivente di Alatri”: quadro de “L’Albero di Thomas”…” Rachele piange i suoi figli….che non ci sono più” – Progetto per l’inclusione dei nostri ragazzi e per la loro viva partecipazione agli eventi organizzati nella nostra città, presenti e futuri;
Produzione artigianale de “La sfera natalizia Albero di Thomas” – la cui manifattura è stata affidata interamente ai ragazzi amici di “Tommy” come simbolo di speranza – poi distribuita alla cittadinanza in vendita solidale al prezzo di 10 euro, i cui proventi andranno interamente a sostenere il progetto”.
Nel ringraziare a nome della famiglia di Thomas Bricca tutti coloro che hanno partecipato e preso parte al progetto, Lorenzo Sabellico ricorda proprio Thomas, “che con la sua instancabile presenza continua ad ispirarci ogni giorno, motivandoci a continuare la nostra battaglia sociale per restituire ai nostri giovani la loro dignità”.