Ricorre oggi, 21 marzo 2022, la giornata mondiale della sindrome di Down, la più comune causa genetica di disabilità intellettiva. Un appuntamento voluto da Down Syndrome International e ufficializzato da una risoluzione dell’Onu. Il tema scelto dalla comunità internazionale, quest’anno, punta sul claim “Inclusion Means…”, ovvero “Inclusione significa…” per sottolineare come, nonostante tutto, le persone con sindrome di Down e altre disabilità intellettive oggi “non beneficino di una piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società”.
La sindrome di Down è legata alla presenza, parziale o totale, di un cromosoma 21 in sovrannumero (trisomia 21). Secondo le stime l’attuale prevalenza nella popolazione generale varia tra 1:1000 e 1:2.000 nati.
“Inclusion Means…”
“La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità spesso fa riferimento al tema dell’inclusione – spiega l’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) – Se è ampiamente accettato che tutti dovrebbero avere le stesse opportunità, partecipare alle stesse attività e godere delle stesse esperienze nella vita, nella realtà le persone con sindrome di Down e altre disabilità intellettive oggi non beneficiano di una piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società”.
Con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, l’Associazione ha attuato una serie di iniziative per la giornata di oggi. Tra queste, una campagna social, curata dall’AIPD stessa, per raccontare, attraverso 10 volti e altrettante storie, l’inclusione che si realizza ogni giorno nelle vite delle persone.
Una giornata per sensibilizzare, per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome di Down, per creare una nuova cultura della diversità e per promuovere il rispetto e l’inclusione nella società di tutte le persone con tale sindrome.