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Odissea pendolari, ancora disagi con lo sciopero dei manutentori: treni fermi e ritardi

L’agitazione, proclamata da due sindacati, durerà fino alla mezzanotte in tutta Italia. Bloccati tanti viaggiatori ciociari

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Nuova odissea per i pendolari ciociari. Un mercoledì nero, iniziato con ritardi, cancellazioni e moltissimi disagi. Difatti è in corso uno sciopero nazionale di 24 ore in tutta Italia. Iniziato a mezzanotte, terminerà alle 23:59 di questa sera. L’agitazione, proclamata da due sindacati, coinvolge il personale della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) operante nel settore degli impianti e della manutenzione delle infrastrutture. Nel dettaglio, a bloccare le attività per l’intera giornata il personale di RFI impegnato nella manutenzione delle infrastrutture ferroviarie, sia sotto la sigla COBAS Lavoro Privato/Coordinamento Ferrovieri, sia quello che aderisce all’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione Infrastruttura RFI.

Pertanto i moltissimi viaggiatori dalla provincia, i quali prendono il treno per raggiungere l’Università, il posto di lavoro o una struttura sanitaria per una visita, stanno pagando lo scotto di diversi convogli fermi con gli utenti ammassati presso la stazione di Termini, che rappresenta lo snodo del traffico ferroviario. Criticità, dunque, sia all’andata che al ritorno. Difatti, le braccia incrociate dei manutentori hanno generato conseguenze da caos: al verificarsi di problematiche su un convoglio, lo stop degli addetti ha fatto sì che non si potesse intervenire su eventuali guasti con un ripercuotersi importante di disagi sulla tratta regionale. Tanti pendolari, in cerca di una soluzione percorribile, hanno dovuto optare per i treni su cui viaggiano regolarmente i frusinati con un flusso molto più alto del normale.

Al momento, per cui, molti vagoni sono fermi, i minuti di ritardo si moltiplicano e sale l’agitazione della gente per una situazione che sembra non avere fine, continuando ad esacerbare gli animi stanchi di chi è costretto a viaggiare quotidianamente per motivi di dovere e non certo di piacere.

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