Occupazioni abusive, dieci alloggi Ater recuperati in due settimane: missione legalità

Azione sinergica tra Ater di Frosinone, Prefettura, Questura, forze dell’ordine e Servizi sociali dei comuni

Prosegue indefessa l’attività dell’Ater di Frosinone, che dall’inizio di luglio è riuscita a recuperare dieci alloggi siti in diversi comuni del territorio provinciale, confermando l’efficacia delle nuove procedure attivate per la tutelare la legalità e per assicurare all’utenza di vedere soddisfatti i propri diritti.

“Ancora nuovi e ottimi risultati quelli incassati nelle ultime settimane – dichiara il Commissario straordinario – , frutto della preziosa azione sinergica tra l’Ater di Frosinone, la Prefettura, la Questura, le forze dell’ordine e i Servizi sociali dei comuni. Il mio ringraziamento va a tutti loro, per la solerzia e la disponibilità a coadiuvare l’Ente quando necessario. È doveroso, a nome di tutta l’Ater, rivolgere un grazie al Prefetto, dott. Ernesto Liguori, e al Questore, dott. Domenico Condello, per l’irrinunciabile e impareggiabile contributo. Una collaborazione che si palesa attraverso la messa in atto della nuova procedura, attivata dai nostri uffici, di reintegra contestuale al nuovo affidamento al primo nucleo familiare idoneo in graduatoria di assegnazione. Ciò si traduce, in concreto, in operazioni più celeri che consentono alle famiglie aventi diritto di avere un’abitazione e, al contempo, evitare il rischio incombente di occupazioni abusive. In alcuni dei casi di queste settimane, si è trattato, invece, della reintegra di immobili occupati senza titolo. L’ennesima prova della validità della collaborazione fattiva tra gli attori coinvolti: istituzioni, autorità, forze di polizia e Servizi sociali dei comuni.

Abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti nella lotta ad un fenomeno, quello delle occupazioni senza titolo, che da troppi anni lacera il nostro territorio e incide, non solo sull’Ater, ma soprattutto sul tessuto sociale delle nostre città e su quei cittadini che scelgono di vivere nella legalità, rispettando la legge. Impedire e prevenire le occupazioni abusive non è però l’unica attività messa in campo in questi mesi: abbiamo intrapreso una strategia precisa che ci impegna su più fronti e che ha come fine ultimo quello di risanare e riformare totalmente l’Ente. Per riuscire nell’intento, sono state avviate le procedure di alienazione degli immobili di proprietà dell’Azienda e quelle finalizzate alla riorganizzazione amministrativa e gestionale all’interno della struttura aziendale, così da normalizzare e rendere più efficienti gli uffici. Indispensabile, in tal senso, – prosegue Iannarilli – anche il rinnovamento dell’ufficio Urp contestuale al restyling estetico e contenutistico del portale web – operazione che lo renderà più performante e responsivo – e all’aggiornamento della modulistica a disposizione dell’utenza, il tutto nell’ottica di ridurre sensibilmente le distanze tra Ente e cittadino, favorendo una comunicazione più adeguata e diretta tra gli stessi.

In questo eterogeneo contesto, si iscrive uno dei progetti più complessi, ma certamente di precipua importanza: il piano di risanamento per il recupero delle morosità. Un atto straordinario che è allo stesso tempo uno strumento per lanciare un segnale inequivocabile: è finito il tempo in cui si considerava l’Ater di Frosinone un’Azienda verso la quale gli inquilini non avevano doveri da adempiere o vincoli da rispettare, nell’erronea convinzione di rimanere impuniti in caso di inottemperanza. Gli utenti hanno l’obbligo di versare il canone di locazione, pena la decadenza dal beneficio di assegnazione, ossia, la perdita dell’alloggio. Ad oggi, a coloro i quali risultano morosi, è offerta la possibilità di regolarizzare la propria posizione, grazie ad un piano rateale che rispetta le fasce di reddito ed è concepito per venire incontro alle esigenze di tutti. L’occasione è irrinunciabile, pertanto consiglio vivamente a tutti coloro che ne avessero bisogno, di coglierla. Chi sceglierà di non sanare il proprio debito incorrerà, innanzitutto nella riscossione coattiva delle somme, e successivamente vedrà decadere il proprio diritto a vivere in un immobile Ater. Non è accettabile che oltre il 60% degli utenti sia moroso e che questa Azienda, nonostante abbia milioni di canoni da riscuotere, non abbia la capacità di incassarli e non sia in grado, quindi, di pagare i propri creditori. Una situazione paradossale e intollerabile, che fin dal mio insediamento ho sostenuto di volere assolutamente cambiare. La rottura con il passato è evidente, continueremo il nostro lavoro in maniera incessante e con ancora più convinzione, auspicando di riuscire, in tempi ragionevoli, a restituire a questo Ente la dignità e la credibilità che merita, e riaffermando il ruolo sociale di cruciale importanza, che è chiamato a ricoprire per il nostro territorio e per i nostri cittadini”. – Conclude Iannarilli.

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