Ceccano – Fare rete attorno alle categorie più fragili, in particolare agli anziani, per contrastare l’odioso fenomeno legato all’aumento indiscriminato delle truffe. Finti avvocati, finti funzionari, falsi tutori dell’ordine, nipoti inesistenti, sono decine e decine i raggiri messi in piedi da malfattori senza scrupoli per truffare anziani e persone più fragili e facilmente raggirabili. Per porre un freno ai malviventi è necessario informare, sensibilizzare gli anziani ma anche le loro famiglie. Questo l’obiettivo della campagna “Occhio alle truffe” presentata ufficialmente alla collettività nel pomeriggio di ieri, giovedì 5 ottobre, presso il Centro Anziani “Gli Cuncon”.
A fare squadra l’Associazione Serotonina – promotrice dell’iniziativa – i Servizi Sociali del Comune di Ceccano, i Carabinieri della locale Stazione ed il Centro anziani della città fabraterna. Nel corso dell’incontro informativo di ieri, il progetto è stato illustrato alla cittadinanza. Una campagna di sensibilizzazione è stata portata avanti per tutta la settimana precedente, con la realizzazione e la diffusione di card contenenti messaggi semplici ed efficaci per prevenire alcune delle truffe più diffuse a danno degli anziani. Finalità delle card, diffuse sui social, è stata quella di raggiungere un pubblico di giovani più ampio possibile, affinché si facesse portavoce, tra le categorie più deboli, di questi basilari e fondamentali consigli. Parlarne, spiegare, fare rete è il primo modo per contrastare l’odioso reato. Un anziano informato e messo in guardia cadrà molto meno facilmente nella rete dei truffatori.

Relatori dell’incontro di ieri, il Vicepresidente di Serotonina, Jonathan De Cesaris, il quale ha voluto ringraziare il Presidente del centro anziani Nicolino Ciotoli “Per l’ospitalità e per essersi dimostrato aperto ad ogni proposta, oltre che per aver contribuito alla diffusione delle card che giornalmente venivano realizzate”. De Cesaris ha poi specificato che “L’incontro è nato dalla volontà di tutti i presenti al tavolo di aiutare gli anziani a non incorrere nel rischio di essere truffati. Questo appuntamento rientra per Serotonina in un percorso iniziato con una visita presso il reparto UDI di Ceccano al quale presto si darà seguito con altre importanti iniziative”. – Ha affermato De Cesaris.
Si sono poi susseguiti gli interventi del Presidente Ciotoli che si è fatto portavoce degli associati del Centro anziani, raccontando dei tentativi di truffa da molti di loro subiti. Un modo per far capire alle “vittime” che non siano sole, che non capiti soltanto a loro e che non abbiano alcuna colpa. Gli unici colpevoli sono, appunto, i truffatori.
Fondamentale la presenza del Luogotenente Fabio Laurentini, il Comandante della Stazione Carabinieri di Ceccano, con garbo e delicatezza, si è occupato di illustrare ai presenti i metodi di truffa più utilizzati, spiegando quali siano i giusti accorgimenti da prendere nel caso in cui si dovesse incappare in malintenzionati. “Tra tutte, la truffa più diffusa al momento è quella del messaggino sul telefono. Un sms, contenente il testo, ‘ciao papà o ciao mamma, il mio telefono è rotto, ho un nuovo numero temporaneo, non riesco a chiamare puoi inviare un messaggio al…’ è un metodo utilizzato per entrare in contatto con le ignare vittime sfruttando l’attaccamento ai loro affetti più cari”. Ha spiegato Laurentini, invitando chiunque riceva questo sms a non contattare mai il numero presente nel testo e a non accedere a link di nessun genere. “Questo capita anche con i finti operatori di Poste Italiane o delle Banche. Stesso discorso vale per chiunque vi chieda denaro per un fantomatico incidente che ha visto coinvolto un vostro familiare, non fidatevi. E, in caso di dubbi o perplessità, è bene chiedere sempre l’aiuto del 112. Siamo qui anche per questo”. – Ha concluso.
A prendere poi la parola, la Dott.ssa Meri Nannucci che ha parlato di quello che psicologicamente può succedere alle vittime di truffa. L’innescarsi di un subdolo meccanismo psicologico può influire, come dimostrato da recenti studi, sulla salute generale degli anziani. “Il senso di colpa e di vergogna per essere stati raggirati è comune a molte delle vittime. Un problema non di poco conto se si considera che in Italia gli over 65 rappresentano il 23% del totale della popolazione. Un fenomeno complesso e in continua evoluzione – ha spiegato la Nannucci – gli anziani possono esserne vittime nelle loro case, nei luoghi pubblici e possono essere raggiunti da truffe telefoniche e on-line. Gli anziani di oggi, spesso sempre più soli, soprattutto dopo la perdita del coniuge, rischiano, a seguito della grande delusione di essersi fidati della persona sbagliata, di chiudersi in loro stessi e amplificare il senso di solitudine. La solitudine e l’isolamento sociale sono, inoltre, strettamente correlati ai sentimenti di vulnerabilità e ansia che sconfinano, talvolta, nella depressione e in un serio declino della salute fisica”.
A trarre le conclusioni di un dibattito dal grande valore sociale, l’intervento del Vicesindaco e Assessore ai Servizi Sociali, Federica Aceto: “Il senso di questi incontri è di far sì che si percepisca la presenza concreta delle Istituzioni. Occorre fare rete, soprattutto in quei casi nei quali la rete sociale viene a mancare. Ci sono persone più fortunate, circondate da affetti e familiari, altri sono meno supportati e lì bisogna intervenire con più incisività. In ogni caso noi, insieme alle forze dell’ordine e a tanti soggetti impegnati nel sociale, possiamo fare la nostra parte e sopperire a questa mancanza. E non dimenticate che non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto”.
Un primo fondamentale tassello, un lavoro di squadra virtuoso che potrebbe essere preso da esempio e replicato anche in altri Comuni della provincia.