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Nuove professioni: ecco il facilitatore di smart working

Professioni del futuro: arriva il facilitatore di smart working. Nell'evoluzione del lavoro pesa anche la pandemia

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Professioni del futuro: arriva il ‘facilitatore di smart working’. Non solo rivoluzione digitale, ma nell’evoluzione del lavoro ci ha messo lo zampino anche la pandemia. Il Covid 19 ha difatti imposto una nuova concezione di mestieri e professioni. Con l’esigenza di dover applicare in tante situazioni il telelavoro è arrivata anche quella di renderlo il più fluido e smart possibile. In quest’ottica si colloca il facilitatore di smart working. Ma chi è? Cosa fa nello specifico? Scopriamolo insieme.

Chi è il Work from Home Facilitator?

Proprio dalla traduzione letteraria è colui che che facilita il lavoro da casa. Una volta sdoganata questa tipologia di lavoro, è evidente che bisogna trovare soluzioni idonee e veloci ad ogni tipo di criticità inerente lo smart working. Sulla scorta di grandi esempi come quelli di Facebook e Twitter, anche in Italia si sente il bisogno di una persona che garantisca il lavoro a distanza senza problemi. Problemi che possono essere di natura organizzativa, formativa, gestionale, partecipativa. Ma anche tecnologica e strategica.

Nella pratica cosa fa il facilitatore di smart working?

Innanzitutto dovrà valutare la capacità di un’azienda di organizzare il lavoro a distanza. Sarà fondamentale un’attenta analisi delle risorse umane, degli spazi e delle capacità tecnologiche per predisporre progetti adeguati. Tra gli scopi principali c’è l’ottimizzazione del coinvolgimento dei lavoratori volta a neutralizzare un eventuale disimpegno. Dovrà organizzare sedute virtuali di training e formazione continua, condurre gli incontri e tenere alti attenzione e vicinanza all’azienda. C’è da sottolineare, però, che pensare di lavorare solo in remoto è limitativo. La realtà digitale odierna ci permette di farlo ovunque.

Possibilità lavorative

Secondo diversi esperti, il cambiamento della concezione del lavoro da casa lascia presagire ottime possibilità professionali per queste nuove figure. E’ ragionevole pensare, in ottica di un futuro vicinissimo, che il facilitatore sarà sempre più richiesto e diffuso sia come risorsa interna che consulente esterno.

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