In merito all’articolo pubblicato nella mattinata – facente riferimento ad una nota stampa diffusa dalla Questura di Frosinone – sul presunto rapimento, da parte del padre, di un bambino ricoverato presso il reparto di neonatologia dell’Ospedale di Frosinone, la Direzione Aziendale ha diramato un comunicato per fornire la sua versione dei fatti. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
La nota Asl
“Il bambino in questione era ricoverato presso il reparto di patologia neonatale e poi di neonatologia dal giorno della nascita, 25/03/2024 nell’attesa dell’adozione di provvedimenti da parte del Tribunale dei Minori di Roma. Il provvedimento del Tribunale è stato emesso in data 16/4 e prevedeva la sospensione della potestà genitoriale e la nomina, in qualità di tutore, del Sindaco di un Comune della Provincia di Frosinone, disponendo, per il tramite del Servizio Sociale territorialmente competente, il collocamento del minore presso una idonea struttura di accoglienza e la possibilità per i genitori di incontrare il minore secondo modalità regolamentate dal suddetto servizio sociale, di concerto con il tutore. Il medesimo provvedimento disponeva la convocazione dei genitori, del tutore e del Servizio Sociale innanzi al tribunale il 30 aprile alle ore 11 per la conferma, modifica o revoca dei provvedimenti adottati.
Alle ore 18.15 del 30/4, come riportato nelle relazioni del personale in turno presso il reparto di Neonatologia di Frosinone, il padre, sostenendo di aver dimenticato qualcosa nel corso della consueta visita al figlio che si svolgeva dalle 17 alle 18, e che si era tenuta senza che questi avesse avuto alcun comportamento anomalo, sottraeva il piccolo dalla culla, con forza e minacce, nonostante il personale infermieristico di turno cercasse di impedirglielo, e lo conduceva fuori dal reparto. Immediatamente il personale allertava il 113 riportando quanto accaduto e fornendo le generalità del padre. Dopo 30 minuti una conoscente della famiglia riconduceva il piccolo in reparto. Il neonato appariva in buone condizioni generali. Il personale, successivamente, forniva alla Polizia, giunta in reparto, le dichiarazioni inerenti l’accaduto. In data 02/05 il Responsabile della Casa Famiglia identificata per l’accoglienza provvedeva alla presa in carico del neonato che veniva dimesso dalla struttura affidato all’assistente sociale”.