Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha avviato una campagna di ispezioni a livello nazionale presso i servizi di ristorazione scolastica e le imprese di catering che gestiscono le mense all’interno degli istituti. L’operazione, svolta nel mese di ottobre, ha riguardato anche le province di Latina e Frosinone, con il controllo di 28 attività, di cui 16 nella provincia di Latina e 12 in quella di Frosinone.
Provincia di Frosinone
Anche nel frusinate, i Carabinieri del NAS hanno riscontrato 8 violazioni per carenze igienico-sanitarie, per l’omessa applicazione delle procedure HACCP e per non conformità igienico-strutturali. Per queste problematiche sono state irrogate sanzioni amministrative per un totale di 4.000 euro. A Cassino, durante i controlli, è stata denunciata alla locale Procura l’amministratrice di un asilo nido per non aver provveduto alla manutenzione periodica delle attrezzature del sistema antincendio.
Particolare attenzione è stata dedicata anche al Comune di Frosinone, dove in un asilo nido si è accertato che la titolare non aveva effettuato il previsto monitoraggio dei roditori all’interno della struttura, violazione per cui è stata elevata una sanzione di 2.000 euro.
Provincia di Latina
Le ispezioni effettuate nel territorio pontino hanno portato alla rilevazione di 6 irregolarità in altrettante strutture. In particolare, sono state contestate violazioni amministrative per carenze igienico-sanitarie, per l’errata applicazione delle procedure di autocontrollo HACCP e per non conformità in ambito gestionale e strutturale. In totale, sono state elevate sanzioni amministrative per un ammontare di 2.000 euro. In particolare, a seguito dei controlli svolti presso due asili nido di Aprilia, sono emerse gravi omissioni nelle procedure di manutenzione delle attrezzature del sistema antincendio. Per tale motivo, i responsabili delle strutture sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria.
In Italia
Le attività ispettive sinora condotte ‒ e che continueranno nel corso di tutto l’anno scolastico ‒ hanno interessato oltre 700 mense scolastiche di ogni ordine e grado sia pubbliche che private, dalle scuole dell’infanzia agli istituti superiori ed universitari. In quasi 1 mensa su 4 (circa 170) sono state riscontrate irregolarità che, nella maggioranza dei casi, hanno riguardato carenze igienico-strutturali (diffusa umidità, formazioni di muffe, presenza di insetti e di escrementi di roditori) e autorizzative, la non
rispondenza per qualità/quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, la mancata tracciabilità degli alimenti nonché l’omessa presenza di eventuali allergeni, quest’ultima essenziale per prevenire possibili reazioni allergiche specialmente nei bambini in quanto soggetti più fragili. Nel complesso,
sono state accertate 225 violazioni amministrative o penali e irrogate sanzioni pecuniarie per 130 mila euro; nei casi più gravi, 5 gestori sono stati denunciati all’A.G. ed è stato disposto il sequestro di punti cottura/dispense nonché di 350 kg. di alimenti (in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità, scaduti e/o con etichettatura irregolare) per un valore approssimativo di 5M€.