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Mura di chiesa e negozio imbrattate, resti di cibo e bottiglie a terra: giovani vandali senza freni

Sora - I nostri giovani non hanno una identità, senza punti di riferimento, non conoscono i valori, ignorano cosa sia la convivenza civile

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L’ingresso laterale della chiesa dedicata a Santa Restituta patrona di Sora, quello che dà su via Attilio Regolo, è stato il bersaglio preferito da alcuni ragazzi che, nella serata di ieri, hanno acquistato del cibo da asporto presso un fast food per poi ritrovarsi alle spalle della centralissima piazza. Mentre consumavano un boccone, evidentemente annoiati, i giovani hanno pensato di trovare un modo per divertirsi e passare il tempo lanciando fette di pancetta, ketchup e salsa BBQ contro il maestoso portone dell’edificio religioso e, di fronte, sulle vetrine e sui muri della facciata della coltelleria/arrotino. Quest’ultimo ha passato la prima mattinata odierna a tentare di rimediare agli atti barbarici, pulendo le strisce di salsa, a raccogliere scatole dei pasti take-away ed i vetri delle bottiglie infrante sul marciapiede. L’atteggiamento incivile di certi ragazzi è l’impronta della degenerazione sociale che avanza, i ‘brò’ che appartengono alla community e parlano la lingua dello slang, non perdono tempo a comunicare il loro disagio, skippano l’educazione, non considerano i consigli dei boomer, pretendono di vestire swag, si perdono a triggerarsi e si rifugiano nei tik tok, per loro snitchare è reato: i giovani che non hanno più una propria identità ma tentano, ad ogni costo, di assomigliare al tipo della stalla, che sia un influencer, un tiktoker, un rapper, un qualsiasi deficiente che posta video sui social…un solo cervello è sufficiente per mille teste. Un fallimento.

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