Movida e vendita di alcol: il sindaco, Enzo Salera, l’assessore alla Polizia Locale, Monica Capitanio, il Comandante Giuseppe Acquaro e il capogruppo Gino Ranaldi, hanno incontrato in Comune una ventina di gestori dei bar del centro cittadino. La riunione ha riguardato i limiti imposti alla diffusione della musica e agli orari previsti per la somministrazione dell’alcool. Le argomentazioni vertevano per lo più su aspetti dell’ordinanza che, se letti sommariamente, si esponevano a una non corretta interpretazione.
I gestori hanno compreso le motivazioni che hanno portato alla necessità di un intervento per il controllo e la disciplina della vita notturna e all’accordo di una specifica sulle interpretazioni da adottare e da inoltrare alle Forze dell’Ordine. La disponibilità di alcuni porterà loro a richiamare le norme dell’ordinanza, spiegandole in maniera sintetica con dei cartelli per cercare di sensibilizzare e responsabilizzare la clientela.
Trovare un punto di equilibrio tra le varie esigenze non è mai facile: da un lato la voglia di divertirsi dei ragazzi fino a tarda notte, dall’altra il sacrosanto diritto al riposo dei residenti. L’assessore Monica Capitanio, a tal proposito, ha detto: “Credo fortemente nel potere del dialogo e dell’ascolto. Sono dell’idea che sia necessario mettere in campo qualsiasi misura utile a prevenire e contrastare tutti quei comportamenti devianti o in violazione delle regole, idonei a creare turbamento alla regolare convivenza civile, a recare danni alle persone e a favorire il radicamento della delinquenza. Tali comportamenti rendono la città meno sicura e meno accogliente. Sono altresì convinta che per poter davvero ottenere dei risultati, sia necessario sempre mettersi all’ascolto e cercare di spiegare le ragioni di ogni scelta”.
Ci tiene comunque a precisare che “la stretta è giunta al termine di una estate tutto sommato tranquilla. Molti gestori hanno dimostrato di saper lavorare nel rispetto delle misure necessarie per tutelare salute pubblica, sicurezza e decoro nel centro storico di Cassino. Purtroppo, si son dovuti registrare anche, in alcuni casi, comportamenti irresponsabili e assolutamente inaccettabili per una città civile com’è la nostra”.