Giuseppe Valente, l’operaio di 63 anni, deceduto ieri dopo essere stato schiacciato da una lastra di marmo all’interno di un’azienda, situata in via Taverna ad Ausonia, aveva dato mandato a un sindacato di Cassino affinché venissero avviati i conteggi dei contributi versati per andare finalmente in pensione.
L’uomo, sposato padre di due figli e nonno, aveva espresso il desiderio di riposarsi e di poter finalmente dedicare il suo tempo ai familiari e al nipotino nato da pochi mesi. Un destino beffardo ha invece deciso diversamente per lo sfortunato operaio e per i suoi familiari.
La dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento da parte dei carabinieri della compagnia di Pontecorvo e dell’ispettori dello SPRESAL che dovranno ora accertare del perché quella lastra si sia riversata in maniera così violenta sul corpo dello sfortunato dipendente.
La salma di Giuseppe Valente è stata trasferita presso l’obitorio del ‘Santa Scolastica’ di Cassino dove quasi certamente nella giornata di domani, venerdì otto novembre, verrà sottoposta ad autopsia. Il magistrato titolare dell’indagine, la dottoressa Fioranelli, nella giornata di oggi dovrebbe conferire l’incarico al medico legale che poi eseguirà tutti gli accertamenti tanatologici.