Home Politica Mario Abbruzzese tra farsa e tragedia: l’incubo del collegio perduto

Mario Abbruzzese tra farsa e tragedia: l’incubo del collegio perduto

La sua voglia di tentare di ritornare baldanzosamente al centro della scena politica con lascia il tempo che trova

Mario Abbruzzese
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L’incubo di un’estate alla ricerca del collegio perduto sta tormentando le notti di Mario Abbruzzese. Non ci sta l’ex presidente del Consiglio a rivestire il ruolo di comprimario. Ma la sua voglia di tentare di ritornare baldanzosamente al centro della scena politica con il progetto di Centro, Nuovo Centro, Grande Centro, Centro Storico e chi più ne ha più ne metta, lascia il tempo che trova. Specialmente se lo fa insieme alla Lega, dalla quale, anche se non è componente, non riesce proprio a smarcarsi.

A Cambiamo, sebbene sia il referente regionale, ci crede poco. Dopo la clamorosa sconfitta alle Comunali di Cassino, non perde occasione per commettere errori politici a raffica. La dimostrazione sta nel fatto che, pur di risalire la china del baratro nel quale è precipitato da tempo, tenta di stringere alleanze anche con coloro che in passato hanno determinato il suo tracollo. 

Da tempo ripete che non parla di cose locali, ma poi si infila in contrattazioni politiche che riguardano persino i condomini di ogni singolo comune della provincia di Frosinone. La via maestra per lui sarebbe la presa d’atto di uno stato di fatto che lo vede ormai comprimario. Farebbe bene a tener presente che la storia, come diceva Marx, si ripete sempre due volte: la prima come tragedia e la seconda come farsa. La tragedia intesa come fallimento degli ultimi anni di vita politica, e la farsa come il vano tentativo di tornare alla ribalta.

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