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Mala sanità, operazione sbagliata provoca danni ad un imprenditore: arriva il maxi risarcimento

L'imprenditore Niki Dragonetti ha vinto la causa dopo venti anni di battaglia giudiziaria e di perizie tecniche

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Ventuno anni di battaglia per avere giustizia. Il tribunale di Latina ha disposto il risarcimento dei danni morali nei confronti di un imprenditore di Cassino, Niki Dragonetti, che è rimasto vittima di mala sanità.

In sintesi l’uomo, all’età di 26 anni, si sottopose a un intervento per la rimozione di un’ernia inguinale. Un’operazione di routine eseguita presso una clinica di Terracina ma che però non è andata a buon fine. Nel mese successivo al ricovero l’uomo, infatti, in preda ad atroci dolori venne sottoposto ad un secondo intervento presso il Policlinico San Filippo Neri di Roma.

Dopo l’operazione l’imprenditore ha dovuto patire a una lunga convalescenza e l’intervento errato presso la clinica pontina gli ha provocato conseguenze irreparabili che lo hanno costretto a cure invasive. Per questo motivo ha avviato una battaglia legale per ottenere il risarcimento dei danni fisici e morali.

Due decenni di ricorsi e processi che si sono conclusi con una sentenza emessa dal tribunale di Latina. La clinica dov’è stato operato e il chirurgo sono stati condannati a un importante risarcimento dei danni. Il collegio difensivo del dottor Dragonetti era rappresentato dall’avvocato Marrone e dall’avvocato Panzera del Foro di Cassino e dall’avvocato Francesco Di Ciollo del Foro di Latina.

Importanti e risolutive le relazioni tecniche, che hanno certificato il danno fisico permanente, redatte dal professore Milano docente presso l’università Tor Vergata, facoltà di medicina legale, dal professor Pierpaolo Sileri, Primario dell’UCC IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano (ex Vice Ministro alla Sanità) e dal dottor Marco Pittiglio anatomopatologo e direttore sanitario del Polo Riabilitativo Anagni.

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