C’è anche Antonio Nicoletti, figlio dell’ex storico esponente della banda della Magliana, Enrico Nicoletti, nativo di Monte San Giovanni Campano nella maxi operazione della Dia e dalla Dda di Roma, che ha portato a 18 misure cautelari e al sequestro di oltre 131 milioni di euro.
Le 18 persone destinatarie dei provvedimenti disposti con un’ordinanza dal gip di Roma sono ritenute gravemente indiziate di far parte di due associazioni, con l’aggravante mafiosa, radicate a Roma e finalizzate alla consumazione di estorsioni, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche di proventi illeciti; reati aggravati dall’aver agevolato i clan di camorra Mazzarella – D’Amico, le cosche della ‘ndrangheta Mancuso e Mazzaferro e il clan Senese. Le indagini hanno permesso di scoprire l’esistenza di una vera e propria centrale di riciclaggio, operante a Roma e con interessi in tutto il territorio nazionale.
A Monte San Giovanni Campano, nella frazione Colli, sorge Palazzo Nicoletti, antica dimora da anni confiscata alla famiglia e che oramai è in stato di abbandono e pericolante.