Ha fatto il suo debutto in Italia, a metà febbraio, il primo hamburger realizzato con una quota dell’1,6% di farina di grillo nell’impasto. Negli ingredienti anche fagioli cannellini, patate al vapore, pane grattugiato, acqua, olio di girasole, lievito, sale, estratto di malto d’orzo: praticamente, se si escludesse la presenza di polvere di insetto nella realizzazione finale, che lo rende altamente proteico, sarebbe un comune burger vegetariano.
A proporre il panino è la catena lombarda “Pane & Trita”, brand della ristorazione milanese e brianzola. Un lancio di tutto rispetto che ha raccolto l’entusiasmo dei consumatori: il “Grillo Cheeseburger” attira prenotazioni anche da Roma. A confermare il successo di questa “novità” superfood è uno dei soci del locale di Milano, Filippo Lo Forte, «Il telefono ha iniziato a squillare di buon mattino. Non è mancata qualche protesta, più forti le critiche sui social, ma quelle ce le aspettavamo. In ogni caso stiamo lavorando benissimo». Pabel Ruggiero, Ceo e co founder di “Pane & Trita”, aggiunge «Il pubblico è incuriosito dalla novità ed ama sperimentare: noi siamo in grado di offrirgli un’esperienza unica per il palato che in questo caso è anche rivoluzionaria».
L’hamburger con polvere di grillo nasce “a quattro mani”, in collaborazione con Soul-K, food tech company italiana che studia e produce ingredienti personalizzati comprese le proteine del futuro. Viene proposto con pane artigianale reso verde dall’aggiunta di spirulina, un’alga usata come colorante nell’alimentazione; nella farcitura accompagnato con scamorza fusa, cavolo viola, patata americana crispy e salsa “Pane & Trita”. Per le prime settimane in menù per un periodo limitato, non più di 100 pezzi al giorno, al modico prezzo di 13,90 euro rispetto agli 11,90 euro degli hamburger di carne. Le farine di insetti hanno ancora prezzi molto alti che però stanno scendendo, per cui si presume che i costi dei prodotti finali verranno presto adeguati.
Si ricorda che la vendita del burger, come per le altre realizzazioni alimentari con presenza di polvere di insetti, è permessa dopo il varo del nuovo regolamento approvato dall’Unione Europea lo scorso 24 gennaio, che autorizza l’utilizzo ed il commercio della farina del grillo domestico, delle larve del verme della farina essiccate e della locusta migratoria. Una disposizione che continua a sollevare molte polemiche ma che, in definitiva, non viene impugnata.