Lavoro, Valente (Ugl): “Errore centralizzare i Consorzi, serve una cabina di regia territoriale”

Il segretario annuncia la manifestazione nazionale dell'organizzazione a Frosinone. Subito al centro il lavoro buono: né povero, né precario

Una provincia a due velocità sotto il profilo economico ed occupazionale è la cifra di questo Primo Maggio in arrivo, secondo Enzo Valente, vice segretario nazionale Ugl Chimici e coordinatore nazionale settore Carta e Stampa nonché leader provinciale dell’organizzazione sindacale. “La manifestazione dell’Ugl nazionale il Primo Maggio a Frosinone – ha detto a margine della conferenza stampa di presentazione dell’appuntamento – è un evento importante perché significa ospitare una iniziativa dove i temi relativi all’attenzione al lavoro, alla necessità di avere meno disoccupazione e meno precariato, giungeranno direttamente sui tavoli del governo. Del resto sono temi sui quali Ugl Frosinone si batte da anni: ricordo la carovana dei diritti che ha toccato i posti di lavoro, cercando di sensibilizzare alla questione della cattiva occupazione a poche ore e sottopagata. Insomma una questione che i partiti ed il parlamento devono finalmente affrontare”.

  • Ad un nord della provincia, dove si registrano investimenti importanti nell’industria, fa riscontro un sud devastato dalla crisi Stellantis. Cosa sta accadendo e come risollevare anche il Cassinate?

“Il nord della provincia oltre a tenere dal punto di vista economico è in fase di crescita ed espansione. Il farmaceutico continua a svilupparsi ed a fare assunzioni e investimenti. Novo Nordisk ad Anagni prevede altri 700 posti di lavoro entro il 2029, con investimento di oltre 2 miliardi di euro. Thermo Fisher Scientific si espande a Ferentino e sono attesi 200 nuovi assunti. Senza contare il traino costituito sempre da aerospaziale e dalla logistica: basta pensare alla piattaforma del freddo: la società New Cold realizzerà a Ferentino un magazzino frigorifero che porterà decine di nuove assunzioni. La struttura opererà in collaborazione con Froneri. Poi c’è l’operazione Saxa Gres con l’arrivo di un nuovo imprenditore di diverso settore produttivo. Tutte cose che fanno sperare bene per questo pezzo di territorio”.

“Inutili gli allarmi sull’automotive. Ora un nuovo modello di sviluppo”

  • Bene dunque, mentre a sud prosegue la desertificazione senza alternative…

“Vero, il sud attraversa una fase drammatica. Purtroppo da anni abbiamo lanciato, come Ugl, un grido d’allarme sull’automotive. Abbiamo avvertito che non sarebbe più stata l’unica risorsa che potesse continuare a far vivere bene il territorio della bassa provincia. Ma le nostre parole non hanno avuto esiti e siamo rimasti legati all’automotive con le conseguenze che possiamo vedere. Aggravate dall’avvento di Stellantis e dall’accelerazione europea sull’elettrico che ha finito col penalizzare il settore. Oggi ne paghiamo le conseguenze. Sul sud auspichiamo un’azione sinergica tra politica, istituzioni e parti sociali per progettare un nuovo modello di sviluppo e perseguire la riconversione di realtà produttive dell’indotto verso altri settori dell’industria”.

  • Allude anche guardando alla Difesa, come prospettato dal ministro Urso?

“Anche alla Difesa: da qualche parte finiranno quegli investimenti. Perché non intercettarli anche sul nostro territorio?”.

  • Riuscirà ad arginare il crollo del tessuto produttivo la Zona Logistica Semplificata nella Regione Lazio?

“In effetti paghiamo anche le conseguenze della esclusione di Frosinone e di Latina dalla Zona Economica Speciale. Mentre a poca distanza ci sono zone agevolate dove chi fa impresa ottiene benefici ed è più facile realizzare nuove iniziative magari nate dalla delocalizzazione da altri territori come il nostro. La Zona Logistica Speciale è una trovata per cercare di mettere una pezza alla perdita della Zes ma non penso che possa essere di grande aiuto per il territorio del Basso Lazio. Bisogna verificare come ricreare le condizioni affinché si metta mano a strumenti straordinari per garantire, innanzitutto, la fase attuale degli ammortizzatori sociali e, subito dopo, ridisegnare un nuovo modello di sviluppo accompagnando le imprese in difficoltà verso la riconversione. Ma senza strumenti straordinari sarà difficile poter procedere in questa direzione”.

“La Zls trovata inefficace. Governance condivisa per Frosinone e Latina”

  • Dopo la scomparsa per fusione regionale di Consorzio Asi e Cosilam e al di là di quel che fa o non fa il Consorzio Industriale Unico del Lazio, si avverte o no l’esigenza di una cabina di regia per le strategie economiche territoriali?

“Penso che si avverta eccome. Anche se hanno cercato di farci credere che la centralizzazione di alcuni enti che avevamo sul territorio poteva far diventare più forti questi strumenti di governance, ci siamo resi conto che non è stato così. Altro scotto è il non avere rappresentanti del territorio nei posti che contano. Penso anche al ridisegno delle circoscrizioni elettorali. Questa assenza di rappresentanti del territorio, ripeto, avviene da troppi anni”.

  • Non è ora anche di pensare ad una governance complessiva dell’area Frosinone-Latina?

“Ritengo di sì, che sia necessario attivare cabine di regia che possano gestire e dosare questo processo di integrazione tra le due province del Lazio Meridionale. Ma intanto, e tornando al Primo Maggio, puntiamo a rimettere al centro dell’attenzione le problematiche del lavoro in modo più forte. Noi celebreremo come Ugl la Festa del Lavoro nel capoluogo ciociaro in una provincia, lo ripeto, a doppia velocità: ma siamo convinti che non è tutto perso. Per il cassinate mettiamoci insieme, facendo squadra, e creando le giuste condizioni acché il sud della provincia e della regione riaggancino la ripresa, come fortunatamente sta avvenendo poco più a nord”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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