Stellantis, Saxa Gres e Giubileo: sono i tre dossier economici che il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Daniele Maura, vice presidente della commissione regionale allo sviluppo economico ed attività produttive, sta seguendo di concerto con la vice presidente della giunta Rocca, Roberta Angelilli.
- Partiamo dal gruppo automobilistico francese che continua a svuotare lo stabilimento di Piedimonte San Germano. Mentre l’indotto versa in condizioni disperate. Col 2025 si profilano licenziamenti collettivi. Cosa farete?
“La Regione Lazio ha già ribadito molto nettamente la necessità di prevedere, in accordo con il Ministero del Lavoro, un piano di ammortizzatori sociali eventualmente anche in deroga, per tutelare tutti i lavoratori del settore automotive. Si tratta di attuare misure urgenti e lo sappiamo benissimo: per questo, come amministrazione Rocca, siamo pronti a fare la nostra parte. Del resto anche il governo nazionale sta facendo quel che può. Tanto è vero che, ormai, lo stesso presidente degli industriali, Orsini, sollecita direttamente l’azienda a rispettare gli impegni presi col nostro paese. Ed io sottoscrivo le sue parole: ‘Quando si dice che in altri paesi si raddoppia la produzione e si importano le auto in Italia, noi non siamo un take-away’. Ed è proprio quel che penso. Come Regione e come Governo siamo di fronte ad un “muro di gomma”, con Stellantis che fa rassicurazioni da una parte mentre la realtà dello smantellamento e della riduzione produttiva stanno lasciando segni nella concretezza della quotidianità di lavoratori e famiglie anche del Lazio meridionale”.
“La politica del territorio studi alternative insieme al Consorzio industriale”
- Infatti i francesi aggiungono sette giorni di stop durante il periodo natalizio nello stabilimento di Cassino, fermando la produzione dal 23 dicembre al 3 gennaio. Il crollo è no stop.
“Ritengo che la politica del territorio, di fronte a tutti questi segnali che da mesi se non anni vanno nella stessa direzione, debba prendere atto della realtà ed iniziare a ragionare insieme al Consorzio Industriale del Lazio sulla possibilità non dico della riconversione del sito automobilistico ma, almeno, di coinvolgimento di altri investitori dell’automotive che possano utilizzare le stesse aree e gli stessi capannoni progressivamente svuotati da Stellantis, a partire dalla storica palazzina uffici. Non c’è tempo da perdere e bisogna impegnarsi tutti su questo fronte per arginare il declino occupazionale e produttivo. Certo, non basterà questo”.
- Serve un piano industriale complessivo per il Sud Lazio?
“Bisogna fare in modo che il nostro territorio torni attrattivo per le aziende. Penso, ad esempio, alla necessità di fare in modo che le realtà produttive che si insediano e quelle che resistono possano beneficiare di costi dell’energia ridotti e, comunque, tarati per non pesare eccessivamente sui costi di produzione. Questo va fatto con investimenti dal fotovoltaico, all’idroelettrico e alla biomassa. Anche in questa prospettiva il Consorzio Industriale unico può diventare un player decisivo come venditore di energia elettrica a basso costo. Comunque non dimentichiamo che la politica trumpiana di applicazione di dazi alla Cina può indirettamente favorire insediamenti produttivi cinesi in Europa. Il ministro Urso ne ha parlato in tempi non sospetti – molto prima del voto Usa – annunciando anche la firma di intese preliminari con almeno 4 gruppi automobilistici di Pechino. Insomma questa cinese resta una carta da giocare anche sul nostro territorio”
“Terzo forno ad Anagni e riavvio di Roccasecca: sfide da non perdere”
- Al Mimit Saxa Gres ha presentato i suoi piani per il riavvio del terzo forno di Anagni e, finalmente, la ripartenza all’inizio del secondo trimestre 2025 dello stabilimento di Roccasecca. Sboccia qualche fiore?
“Finalmente, dopo lunga attesa e molte riunioni senza esito, Saxa Gres ha presentato un piano industriale e gli investitori che immetteranno capitali per riavviare l’azienda. Già ci sarebbero gli ordinativi e, quindi, spero vivamente che sia la volta giusta. Per quanto ci riguarda come Regione, nel frattempo, ci stiamo impegnando per arrivare alla proroga degli ammortizzatori sociali, almeno fino al prossimo luglio. Ma ora attendiamo il perfezionamento dell’accordo tra la proprietà ed il fondo che rivelerà le quote di Borgomeo e, poi, la successiva riunione al ministero dell’11 dicembre per fare un punto più circostanziato e definitivo”.
- Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha annunciato, nei giorni scorsi, la fine di molti cantieri strategici per il completamento delle opere previste per il Giubileo. Pensa che ci potranno essere benefici anche per le province?
“Il Giubileo, sicuramente, può essere un momento decisamente propizio per sviluppare l’industria turistica sui territori del Lazio. Il nostro obiettivo come Regione è di utilizzare le leve che possano attivare investimenti non solo pubblici ma anche privati per fare impresa in un periodo che porterà un flusso di turisti rilevante. Intanto abbiamo aperto un bando per contributi ai Comuni che incrementeranno l’offerta ai pellegrini ed i servizi di accoglienza. Registro con favore l’apertura Confimprese Italia e concordo sulla necessità di creare un tavolo operativo per lavorare concretamente e in modo sinergico per cogliere, nonostante i tempi stretti che abbiamo, ogni occasione di crescita possibile da oggi ai mesi a venire”.