Lavoro, 538mila assunzioni previste dalle imprese a settembre: la metà dei lavoratori non si trova

Difficoltà di reperimento per oltre 254mila assunzioni. Il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta

Sono 538mila i lavoratori ricercati dalle imprese a settembre, con un contratto a tempo determinato superiore a un mese o a tempo indeterminato. Le previsioni occupazionali del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali mostrano un incremento di 7mila unità rispetto a quanto programmato a settembre 2023 (+1,3%), mentre per il trimestre settembre-novembre 2024 le assunzioni previste superano di poco 1,4 milioni, restando pressoché stabili rispetto all’analogo periodo del 2023 (+0,1%).

A trainare la crescita prevista per il mese in corso è il settore dei servizi: 386mila i contratti programmati (+3,9% rispetto a 12 mesi fa), e oltre 1 milione nel trimestre, con l’apporto determinante per la crescita occupazionale proveniente dalle imprese turistiche (+21,4% a settembre) e da quelle commerciali (+25,4%). Frena, invece, la domanda delle imprese industriali sia a settembre (152mila, -7mila entrate rispetto a un anno fa; -4,6%), sia nel trimestre (418mila entrate, -25mila entrate; -5,7%).

In particolare, a settembre le imprese del manifatturiero sono alla ricerca di circa 98mila lavoratori (-1,0%), mentre le imprese delle costruzioni ne ricercano oltre 54mila (-10,5%). Tra i principali settori manifatturieri che programmano assunzioni si segnalano la meccatronica con circa 24mila contratti nel mese e 64mila nel trimestre (-6,8% sul mese e -7,8 sul trimestre) seguita dalla metallurgia con 18mila contratti nel mese e 48mila nel trimestre (rispettivamente -10,2% e -12,9%) e dalle industrie alimentari che ricercano 17mila lavoratori a settembre e 49mila per l’intero trimestre settembre-novembre (rispettivamente +23,7% e + 23,5%).

Nel terziario, ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono i servizi alle persone che ricercano 101mila lavoratori nel mese (-9,0%) e circa 201mila nel trimestre (-15,7%). Seguono il turismo con 84mila richieste nel mese (+21,4%) e 238mila nel trimestre (+22,9%) e commercio con 75mila lavoratori nel mese (+25,4%) e 230mila nel trimestre (+24,1%).

Sotto l’aspetto dimensionale, positive le aspettative delle imprese di medio grande dimensione con +9mila entrate nel mese (+2,3%) e +15mila nel trimestre (+1,5%), mentre risultano in flessione le previsioni delle imprese fino a 9 dipendenti, rispettivamente -1,8mila entrate rispetto a 12 mesi fa (-1,3%) e -13mila nel trimestre (-3,2%).

Il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta con 306mila unità, pari al 56,9% del totale a cui seguono i contratti a tempo indeterminato (104mila).

A settembre, le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per oltre 254mila assunzioni (il 47,2% del totale), soprattutto a causa della “mancanza di candidati” (30,4%). I gruppi professionali con mismatch più elevato sono gli operai specializzati (65,6% la quota di entrate difficili da reperire), i dirigenti (61,4%), le professioni tecniche (52,9%) e i conduttori di impianti fissi e mobili (51,5%). In particolare, il Bollettino delle professioni di Excelsior riporta tra le figure più difficili da trovare gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (79,0%), i fabbri ferrai costruttori di utensili (78,8%), gli attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno (76,0%) e i fonditori, saldatori (73,3%). Difficili da reperire anche i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (71,9%), i meccanici, montatori e riparatori (69,5%), gli operatori della cura estetica (66,3%) e i tecnici in campo ingegneristico (65,6%).

Le imprese sono alla ricerca di lavoratori immigrati per coprire oltre 100mila ingressi programmati nel mese di settembre, pari al 19,4% del totale contratti. Tra i settori che ricorrono maggiormente alla manodopera straniera si segnalano: i servizi operativi di supporto a imprese e persone (il 34,3% degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato), i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (32,8%), la metallurgia (23,6%), i servizi di alloggio e ristorazione (23,3%) e l’alimentare (19,5%).

Le opportunità per i giovani “under 30” sfiorano le 165mila unità, pari al 30,6% delle assunzioni totali previste a settembre. Le maggiori opportunità di impiego per i giovani sono offerte dai servizi finanziari e assicurativi (il 48% degli ingressi coperto da giovani), dai servizi informatici e delle telecomunicazioni (47,6%), dai servizi dei media e della comunicazione (47,4%), dal commercio (41,2%) e dai servizi di alloggio e ristorazione (41,0%).

A livello territoriale cresce la domanda di lavoro delle imprese del Nord ovest e del Centro (+6mila assunzioni per entrambe le aree territoriali), pressoché stabile la domanda di lavoro delle imprese del Sud e Isole mentre si segnala una flessione per le imprese del Nord est (-4mila assunzioni).

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