Sora – Amara scoperta, questa notte, per un noto e stimato medico della città volsca, che ha trovato svaligiato il suo studio, situato a poche decine di metri dal centro. Il furto è avvenuto nel corso della nottata appena trascorsa, nella fascia oraria compresa tra le ore 02:53 e le ore 03:04. Il sistema di allarme, scattato immediatamente, ha allertato il professionista il quale, abitando in un comune limitrofo, si è precipitato presso il suo studio, trovando, all’arrivo, una finestra divelta, vetri e tracce di sangue nella sala d’attesa e nell’ufficio privato, messo completamente a soqquadro, i balordi hanno rovistato ovunque.
Sul luogo accorsi anche i Carabinieri della Compagnia di Sora: i militari dell’arma hanno effettuato tutti i rilievi utili alle indagini, in corso. Particolari essenziali potrebbero emergere dalle analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interno ed esterno allo stabile. Le telecamere potrebbero aver immortalato momenti chiave dell’azione criminosa e fornire dettagli utili all’identificazione dei malviventi. Un altro dettaglio significativo, e potenzialmente determinante per le indagini, è il ritrovamento di numerose tracce di sangue sul luogo del furto. Si presume che uno dei ladri possa essersi ferito durante le fasi concitate dell’effrazione, forse proprio rompendo il vetro della finestra dalla quale è entrato, lasciando di sé un indizio biologico prezioso. Queste tracce sono state repertate dalla sezione scientifica dei Carabinieri e saranno sottoposte ad analisi specifiche, nella speranza di isolare un profilo DNA confrontabile con quelli presenti nelle banche dati.
Al momento è in corso la quantificazione esatta del bottino, che potrebbe comprendere attrezzature professionali, denaro contante o altri beni di valore presenti nello studio. Si stanno valutando anche i danni materiali causati alla struttura durante l’irruzione. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, ma stanno lavorando attivamente per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e risalire ai responsabili, vagliando ogni elemento raccolto, dalle testimonianze dei vicini alle immagini di videosorveglianza, alle tracce biologiche repertate. L’episodio ha inevitabilmente destato preoccupazione e sconcerto nella comunità locale e tra i professionisti della zona.
