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La storia di Vanessa Villani, scampata al ‘femminicidio’ diventa agente di Polizia Provinciale

Ferentino - Nel 2013 venne massacrata di botte dal compagno che provò ad ucciderla colpendola alla testa. Oggi la rinascita

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Ha dedicato la sua rinascita al figlio e a tutti coloro che in questi anni l’hanno sempre sostenuta e aiutata. Vanessa Villani è la donna di Ferentino che il 17 marzo del 2013 venne aggredita nel sonno dal compagno. L’uomo le provocò gravissime lesioni alla testa e poi tornò tranquillamente a casa dei genitori a dormire. A trovare Vanessa, all’epoca trentenne fu la madre. Accanto alla giovane priva di sensi e in un lago di sangue c’era il figlioletto di soli tre anni che piangeva disperato.

Una vicenda drammatica che sconvolse l’opinione pubblica anche per la dinamica dei fatti: in un primo momento, non avendo testimoni e con la donna in coma, gli investigatori della Squadra Mobile ipotizzarono un tentativo di rapina ma la mancanza di elementi indirizzò tutti verso l’ambito familiare.

Poi con il risveglio di Vanessa e il suo iniziare a ricordare, le indagini hanno avuto un’accelerata e l’uomo venne arrestato e condannato. Da questo episodio terribile la donna ha trovato la forza di rinascere e di iniziare un lungo percorso culminato nell’arruolamento nel corpo della Polizia Provinciale di Frosinone dopo aver partecipato ad un concorso con dure prove selettive.

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