Nei giorni scorsi sono stati completati i lavori di rifacimento della falda del tetto che interessava l’abitazione, nel rione Civette ad Alatri, della signora Annunziata, 94enne, protagonista incolpevole, nei mesi scorsi, dell’attenzione dei media a causa dello status della propria abitazione e delle condizioni in cui era costretta a vivere.
“Sono molto soddisfatto –dichiara il Commissario straordinario Antonello Iannarilli– dell’esito positivo a cui si è giunti, in merito alla vicenda della signora Annunziata. Sapere di aver restituito la possibilità di vivere in maniera dignitosa ad un’anziana, alla quale per troppo tempo non è stato fornito nessun aiuto concreto, attesta la bontà dell’operato di questa amministrazione. Ci sono state delle difficoltà, dovute al fatto che la palazzina non fosse interamente di proprietà dell’Ater, ciononostante, abbiamo raggiunto l’obiettivo nel migliore dei modi. Ringrazio il consigliere Fdi di Alatri, Gianluca Borrelli, che si è interessato del caso, dandone rilievo e segnalandolo ai nostri uffici. L’intervento dei tecnici Ater ha permesso il rifacimento della falda del tetto che versava, ormai, in uno stato pessimo, tanto da costringere la signora a non poter fare a meno di recipienti di raccolta dell’acqua, sparsi in numerosi punti dell’abitazione, con tutto ciò che ne consegue in termini di salubrità degli ambienti ed effetti sulla salute. Intervenire era doveroso: garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate di abitabilità ai nostri inquilini, è un obbligo tassativo che questa Azienda è chiamata ad assolvere.
In troppi e troppo a lungo – prosegue Iannarilli – si sono sentiti abbandonati da un Ente che ha, invece, il compito di tutelarli. Per riuscire in questo intento, però, è assolutamente necessario riformare e riorganizzare l’Ater, altrimenti anche la manutenzione ordinaria diverrà pressoché impossibile: basti pensare che già ad oggi, riscontriamo numerose difficoltà a intervenire su tutto il territorio provinciale. Siamo attivi su più fronti con l’obiettivo di una totale ristrutturazione dell’Ater. A partire dalla campagna di messa in mora a tappeto per il recupero dei crediti, che rappresenta un passaggio chiave per il risanamento economico. Attraverso la normalizzazione dell’Ente, funzionale al raggiungimento della piena trasparenza e di una maggiore efficienza nella gestione amministrativa. Inoltre, da non trascurare è Il recupero degli alloggi occupati abusivamente: un’operazione essenziale, innanzitutto, per scongiurare l’insorgere di un’emergenza sociale ed evitare il proliferare di zone in cui è l’illegalità a farla da padrona. In secondo luogo, per preservare il diritto di quelle famiglie che attendono in graduatoria, spesso composte da minori e soggetti fragili, che nonostante i disagi, scelgono di non eludere la legge. In ultima istanza, evitare le occupazioni senza titolo assicura all’Ater di incassare i canoni di locazione, la cui riscossione consente di manutenere il proprio patrimonio immobiliare, scongiurando il degrado, e di offrire il miglior servizio ai propri utenti”.